25-04-2019

Boxen di Dehlin Brattgård Arkitekter per ArkDes

Dehlin Brattgård Arkitekter,

Kristofer Johnsson, Johan Dehlin,

Stoccolma, Svezia,

Musei, Architettura e Cultura,

Interior Design,

ArkDes, il centro svedese per architettura e design di Stoccolma, aveva indetto un anonimo concorso di progettazione, al fine di trovare proposte architettoniche per una nuova galleria da inserire in una delle due sue grandi sale espositive.



  1. Blog
  2. News
  3. Boxen di Dehlin Brattgård Arkitekter per ArkDes

Boxen di Dehlin Brattgård Arkitekter per ArkDes ArkDes, il centro svedese per architettura e design di Stoccolma, aveva indetto un anonimo concorso di progettazione, al fine di trovare proposte architettoniche per una nuova galleria da inserire in una delle due sue grandi sale espositive. Il risultato, Boxen, è dello studio emergente svedese Dehlin Brattgård Arkitekter,


Offrire spazio a voci alternative per ispirare discussioni sull'architettura, il design e il loro rapporto con la società, lo si trova in Boxen, la nuova struttura che anima una delle due grandi sale dell’ArkDes, il centro svedese per architettura e design di Stoccolma. La struttura, prima nota come Arkitekturmuseet, si trova sull’isola di Sleppsholmen, nello stesso complesso del Museo per l’Arte Moderna, Moderna Museet.
Un’idea centrata in pieno dalla proposta dell'emergente studio svedese Dehlin Brattgård Arkitekter. La stessa giuria, composta da Pye Aurell Ehrström (Marge Architects), Kieran Long (direttore di ArkDes) e Sandra Nolgren (responsabile delle comunicazioni di ArkDes), ha infatti gradito "il carattere industriale della proposta", quale nuovo elemento unico nella ex-sala esercitazione della marina svedese: l’Exercishuset del XIX secolo. Questa " ruota attorno al nuovo focus di ArkDes come un'arena in cui una discussione più tradizionale di architettura e design può interagire con nuovi campi”
Con questo nuovo progetto la sala antica ora dispone di un elemento attuale, avvicinandola all’estensione realizzata dall’architetto Rafael Moneo tra il 1994-97 e offrendo in più una piccola galleria per mostre e progetti curatoriali più veloci, economici e sperimentali. Una realtà che mancava ad ArkDes, la quale voleva fornire una piattaforma espositiva che potesse reagire alle nuove esigenze del mondo creativo.
Insomma Dehlin Brattgård Arkitekter, in competizione con Christin Svensson Architecture e Krupinski Krupinska Arkitekter, ha progettato una struttura che, attraverso la sua architettura, crea un'esperienza trasformativa sia all'interno che intorno a una tale addizione dello spazio museale. Acciaio, multistrato di betulla e rete metallica si combinano qui in un volume rettangolare con una superficie di 156 metri quadrati, al fine di creare due ambienti espositivi distinti: una scatola bianca interna, un box appunto, da cui deriva il nome Boxen, e una rampa di circolazione. Quest'ultima incoraggia nuove e inusuali prospettive per i visitatori. 
In questo volume i tenui toni di bianco e grigio si fondono con l'ambiente circostante, mentre la struttura a vista è in travi strutturali e tetto in acciaio ondulato. La copertura inoltre, essendo rialzata rispetto alle pareti perimetrali, permette alla luce di entrare dall’alto, facendo l’occhiolino al minimalismo e alla praticità tipica del design scandinavo.
Dehlin Brattgård Arkitekter ha realizzato così uno spazio contemporaneo, apparentemente semplice, che si presta a molteplici interpretazioni e usi, quindi in linea con la filosofia di ArkDes, il quale da sempre propone un programma eterogeneo sulle visioni del futuro. 
Infatti The Future starts here è il nome della mostra attualmente in corso, la quale indaga come il mondo di domani sia plasmato dai progetti e dalle tecnologie di oggi. Il tutto grazie a una selezione di 80 oggetti che indicano dove la società potrebbe essere diretta. 
Guidato da domande etiche e speculative, The Future Starts Here invita il visitatore a considerare l'impatto che questi oggetti potrebbero avere sui nostri corpi, la nostra casa, il nostro lavoro, il nostro pianeta e, in ultima analisi, la nostra vita e morte. La mostra è accompagnata da una fitta serie di eventi collaterali e delle esclusive online sul sito di ArkDes.

Christiane Bürklein

Architects: Dehlin Brattgård Arkitekter 
Structural Engineer: DIFK AS / Florian Kosche
Steel Construction: Promostal
Building: Eckerud EQT
Light Installation: El och scenteknik – Anders Bill
Timelapse Film: Mats Eriksson
Photography: Johan Dehlin. Kristofer Johnsson
Graphic Design: Studio Reko 
Location: ArkDes, Stockholm, Sweden
Year: 2018
Find out more: https://arkdes.se/en

×
×

Rimani in contatto con i protagonisti dell'architettura, Iscriviti alla Newsletter di Floornature