27-06-2018

Biennale Architettura 2018, WEISS/MANFREDI Lines of Movement

Weiss/Manfredi,

Tom Harris,

Venezia, Italia, New York, USA,

Biennale di Venezia,

Mostra, Biennale di Venezia,

Lo studio di architettura di New York, Weiss Manfredi è presente alla 16a Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia nella mostra Freespace presso le Corderie dell’Arsenale.



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Biennale Architettura 2018, WEISS/MANFREDI Lines of Movement Lo studio di architettura di New York, Weiss Manfredi è presente alla 16a Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia nella mostra Freespace presso le Corderie dell’Arsenale. Lines of Movement parla dell’interpretazione del Freespace nei progetti in grande scala.


Vi siete mai domandati cosa significa fare il progettista negli Stati Uniti, specialmente se si affrontano temi e progetti per la comunità, i quali già per la loro scala hanno un certo impatto sul contesto e dove si parla di grandi spazi? Noi sì, così abbiamo colto l’occasione della nostra visita alle Corderie dell’Arsenale durante i giorni della preview della 16a Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia per chiederlo a due architetti che ne sanno decisamente molto: Marion Weiss, FAIA, e Michael Manfredi, FAIA. Fondatori dello studio newyorkese Weiss/Manfredi Architecture/Landscape/Urbanism e tra gli espositori della mostra principale FREESPACE alle Corderie dell’Arsenale.
La loro risposta alla richiesta alquanto aperta delle due curatrici, Yvonne Farrell e Sherley McNamarra, è Lines of Movement. E lo fanno cercando di rendere misurabile la generosità dell’architettura.
L’allestimento della loro esposizione consiste in due scaffali in legno scuro dalla forma semi-ovale che racchiudono uno spazio libero al centro. Questi espongono i modelli, molto delicati e dettagliati, dei loro edifici, ma anche di edifici che hanno fatto la storia dell’architettura e sono stati per loro fonte di ispirazione. 
L’effetto è di grande impatto visivo e attira immancabilmente i visitatori, i quali si ritrovano in questo “freespace” centrale dove poter ammirare modelli e un video di progetti recenti dello studio insignito del Cooper Hewitt National Design Award (link).
Tra questi il centro visitatori per il Giardino Botanico di Brooklyn e il Krishna P. Singh Center for Nanotechnology dell'Università della Pennsylvania. Gli altri progetti esposti, dalla Sydney Opera House di Jørn Utzon al Park Güell di Antoni Gaudí a Barcellona, non stabiliscono relazioni didattiche dirette con il lavoro dello studio, ma semplicemente suggeriscono analogie in una delicata narrazione dello spazio pubblico in un ambiente urbano in rapido cambiamento.
Così abbiamo attentamente guardato l’approccio di Weiss Manfredi non solo alla mostra Freespace, tema che lascia molta libertà di espressione, ma a come il Freespace sia sempre un elemento molto importante nel loro modo di concepire l’architettura. Parlare di spazio pubblico, accessibile a tutti, non è così semplice negli Stati Uniti e proporre delle soluzioni architettoniche che ne tengono conto non è affatto scontato. “Dobbiamo adottare una strategia progettuale che assomigli molto alla tattica della guerriglia”, ha spiegato Michael Weiss sorridendo. “Non possiamo partire dal fatto che noi architetti vogliamo realizzare dello spazio pubblico e permeabile, questo deve essere inserito con molta delicatezza e diplomazia nel piano generale e diventare una conseguenza naturale e logica del progetto”. 
In tutto ciò meraviglia e affascina l’eleganza delle linee dei loro interventi che racchiudono, propongono e creano Freespace nelle sue varie accezioni: luoghi di incontro, di sosta e di scambio. Un add-on di grandissimo valore per un progetto che non lo prevede, un gesto di estrema generosità se pensiamo che la maggior parte delle opere di Weiss Manfredi in esposizione hanno dei budget che rispetto alla loro scala sono davvero limitati.
Lines of Movement è quindi una bella occasione per approfondire la conoscenza delle opere di Weiss Manfredi e ricevere uno spunto di riflessione sulla considerazione dello Freespace nell’architettura statunitense.

Christiane Bürklein

Lines of Movement
di Weiss/Manfredi Architecture/Landscape/Urbanism
alle Corderie dell’Arsenale
nell’ambito della 16a Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia
dal 26 maggio al 25 novembre 2018
Immagini: "Lines of Movement," Photo: Tom Harris, Courtesy of WEISS/MANFRED
http://www.weissmanfredi.com

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