09-06-2016

Biennale 2016: LifeObject, padiglione Israele

Alejandro Aravena,

Gianluca Giordano,

Essen,

Biennale di Venezia,

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Durante la nostra visita alla 15a Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, siamo stati anche al padiglione Israele.



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Biennale 2016: LifeObject, padiglione Israele Durante la nostra visita alla 15a Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, siamo stati anche al padiglione Israele. Qui uno dei pochi esempi presenti ai Giardini (e non solo) dove si è parlato di bio-architettura in senso lato con “LifeObject: Merging Biology and Architecture”.



“Reporting from the Front”, il tema della Biennale di Architettura 2016, diretta dal vincitore Pritzker Alejandro Aravena, ha lasciato molte libertà ai partecipanti che hanno poi ha affrontato, ognuno a modo suo, il proprio fronte. Ad essere sinceri siamo rimasti leggermente sorpresi di trovare davvero poche risposte “tecnologiche”, sia ai Giardini che all'Arsenale. Non solamente per lo scarso utilizzo dei nuovi media per la comunicazione degli spazi architettonici ed urbani come la realtà virtuale ma anche per il ridotto contenuto “hi-tech” delle varie proposte.





In questo contesto si distingue Israele con “LifeObject: Merging Biology and Architecture”, una mostra che accoglie il visitatore con una grande installazione scenografica al pian terreno. Questo è il “LifeObject”, nato dalla scannerizzazione 3D di un nido d'uccello dove si integrano elementi naturali ed artificiali in un sistema organico che grazie alla combinazione tra materiali compositi, intelligenti e biologici risponde all'ambiente e interagisce con lo spettatore, aprendo ad un dialogo su cosa potrebbe fare la natura per noi, ben oltre la domotica. Un esempio tra i tanti da scoprire nel “LifeObject”: i batteri che trasmettono onde radio in via naturale.





Il concetto della resilienza, elemento essenziale dei sistemi biologici viene trasferito al mondo dell'architettura con un approccio interdisciplinare coinvolgendo scienziati di fama internazionale per dare il loto apporto ad una prassi architettonica che superi la distinzione tra natura e cultura e dove il mondo costruito fa parte di un ecosistema più ampio.





Nelle prossime settimane andremo ad approfondire alcune delle tematiche trattate nel Padiglione Israele in quanto si profilano dei scenari davvero interessanti dove la parola bio-architettura assume un nuovo significato. Un fronte dal quale possono arrivare delle notizie di grande importanza per la costruzione di un mondo davvero sostenibile.

Christiane Bürklein

15a Mostra Internazionale di Architettura – Biennale di Venezia
dal 28 maggio al 27 novembre 2016
Padiglione Israele: LifeObject
Commissario: Arad TurgemanMichael Gov.
Curatori/Espositori:Ido Bachelet, Ben Bauer, Arielle Blonder, Yael Eylat Van-Essenn, Noy Lazarovich.: 
Teams of Scientists & Architects
Prof. Dan Shechtman, Scientist; Dr. Einat Kalisch Rotem, Architect
Prof. Ronit Satchi-Fainaro, Scientist; Ms. Tagit Klimor, Architect
Prof. David Elad, Scientist; Mr. Moti Bodek, Mr. Farah Farah - Architects
Prof. Uri Shavit and Dr. Oded Katz, Scientists; 
"Commons" | Envisioning the new public space, Architects
Dr. Boaz Tadmor, Scientist; Prof. Dan Eytan, Ms. Ruth Lahav, Architects
Prof. Oded Shoseyov, Scientist; NCArchitects, Guy Austern - Architects 
Mr. Erez Livneh, Scientist; ShaGa Shyovitz, Architects
Ulteriori informazioni: http://www.lifeobject.net/
Immagini: © Gianluca Giordano

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