21-07-2020
Alban Wagener di NATA.ARCHVIZ, Porto in versione green
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Così è successo anche a Porto, in Portogallo, dove Alban Wagener, dello studio NAZA.ARCHVIZ, ha scattato una serie di fotografie utilizzate in seguito quale base alla sua idea di una nuova città post-pandemica.
In particolare, lo scenario recente della città di Porto ha gli ricordato la città del passato, quando mancava di offerta culturale e non vi erano turisti. Una città vuota e silenziosa come quella che si è mostrata durante lockdown. Tutto questo ha però permesso all’architetto di pensare ad alternative basate su una prospettiva multidisciplinare che coinvolga architettura, sociologia, economia, ecologia e design.
Come sostiene Alban Wagener: “Allo stesso modo, questo scenario ha favorito una possibile riflessione sulla città del futuro, che non si concentra sul passato in modo nostalgico, ma sottolinea la storia e le condizioni della pandemia per ripensare la città attraverso l’utopia.”
Più precisamente si riferisce a Ebenezer Howard, architetto urbano inglese, ideatore della città giardino. Una città utopica dove le persone possono vivere in una società egualitaria e sostenibile in armonia con la natura.
Cosa sarebbe successo se l'isolamento fosse continuato e la natura si fosse impadronita delle nostre strade? E se, alla fine dell'isolamento, si definissero politiche che restituissero alla città gli spazi verdi, in una prospettiva olistica e complementare, tra mezzi di trasporto pubblico, percorsi pedonali rispettosi delle distanze, piste ciclabili e spazi verdi?
Per rispondere a queste domande, visto che spesso non crediamo a quanto non vediamo, Alban Wagener, insieme allo studio NATA.ARCHIVIZ, ha prodotto una serie di immagini di Porto che mostrano dei possibili scenari futuri.
Ed è così che un punto cruciale per un futuro più sostenibile lo si ritrova nella piantumazione di alberi, l'aumento dei giardini e la creazione di orti urbani, anche in vista di questa pandemia, considerato che l’inquinamento atmosferico aumenta gli effetti letali del coronavirus.
Infatti, gli alberi assorbono l'anidride carbonica e il verde in generale favorisce la fauna urbana, contribuendo all'equilibrio del territorio e aiutando a prevenire virus e parassiti. Inoltre, gli insetti permettono l’impollinazione, atta alla riproduzione delle piante e alla nostra sopravvivenza sul pianeta Terra.
Chiaramente la creazione di spazi verdi va studiata per comprenderne le caratteristiche geografiche, il suolo e il clima, in modo che possa adattarsi al territorio dal punto di vista ambientale, storico ed estetico, come sostiene e mostra Alban Wagener con le immagini di Porto.
Christiane Bürklein
Progetto: Alban Wagener
Luogo: Porto
Anno: 2020
Immagini: NATA.ARCHVIZ