07-07-2017

Aristide Russo – Alla scoperta della Transmongolica

Aristide Russo,

L’esperienza del viaggio descritta dal reportage di Aristide Russo ci conduce lungo la Transmongolica, alla scoperta delle architetture e dei territori che attraversa, in una continua sovrapposizione di antico e contemporaneo, naturale e artificiale, tra la Russia, la Mongolia e la Cina.



Aristide Russo – Alla scoperta della Transmongolica L’esperienza del viaggio descritta dal reportage di Aristide Russo ci conduce lungo la Transmongolica, alla scoperta delle architetture e dei territori che attraversa, in una continua sovrapposizione di antico e contemporaneo, naturale e artificiale, tra la Russia, la Mongolia e la Cina. 


Il lavoro del giovane fotografo Aristide Russo va letto più come un diario di viaggio che come un semplice reportage. Russo fotografa architetture, strade e volti, ma anche vagoni, binari e bagagli, affinché la Transmongolica non sia vista come un semplice mezzo di trasporto, ma come parte integrante dell’esperienza di scoperta degli affascinanti territori che attraversa. 
E’ sorprendente come questo giovanissimo fotografo abbia declinato il tema del viaggio, vissuto con stupore e genuina curiosità, riuscendo allo stesso tempo a produrre un lavoro maturo e professionale. Gli scatti, vista la grande varietà di paesaggi e architetture, hanno un impatto molto forte. Se sfogliati uno dopo l’altro, è possibile rivivere quel processo di scoperta che il fotografo stesso ha vissuto durante il suo viaggio. 
Alla modernità dell’architettura di Mosca segue la natura incontaminata del lago Bajkal, uno dei più grandi laghi al mondo. Dopo aver camminato per la città di Irkutsk, nella Russia siberiana, il fotografo ci trasporta nella meravigliosa riserva naturale di Gun Galuut, fino a Ulan Bator, la capitale della Mongolia, con i suoi palazzi tradizionali accanto ai grattacieli. Ultima tappa del viaggio è Pechino, che accoglie il viaggiatore nella sua bellezza, tradizionale e contemporanea insieme, forse il posto più turistico tra quelli lungo il tragitto. Il viaggio si conclude con l’antica muraglia cinese, imperdibile per chiunque arrivi in questa parte del mondo. 
Sebbene sia possibile viaggiare anche con le fotografie, come dice lo stesso Aristide Russo, è solo trovandosi in prima persona in questi luoghi, vivendo l’attesa, lasciandosi stupire chilometro dopo chilometro che si percepisce a pieno quella stessa intensità che lui ha tentato di trasmettere nel suo lavoro sulla Transmongolica. 
Come un vero e proprio diario di viaggio, oltre a raccontare un’indimenticabile esperienza e i luoghi che la rappresentano, il fotografo Russo di fatto affida a questo reportage un compito ancora più delicato. Quello di suscitare  il desiderio di viaggiare, un viaggiare che, però, non si limiti ad andare da un posto a un altro, ma un viaggiare anche interiore, dove non è la meta bensì il viaggio a cambiarci, a trasformarci e a stupirci. 

Barbara Esposito

Profilo Web: https://www.behance.net/arisph

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