I padiglioni della Serpentine Gallery sono strutture temporanee che durano una estate. Il progetto è affidato ad un architetto o studio d'architettura al primo incarico nel Regno Unito. Rivediamo i padiglioni degli ultimi anni presentati in Floornature.



Architetture temporanee i padiglioni della Serpentine Gallery

La Serpentine Gallery di Londra, galleria dedicata all'arte moderna e contemporanea, incarica annualmente un architetto per la realizzazione del Serpentine Pavilion. Una struttura temporanea realizzata sul prato antistante la galleria per ospitare il programma estivo degli eventi che inizia a luglio e si conclude in ottobre.
L'incarico è affidato ad architetti importanti nel panorama internazionale ma che non abbiano mai costruito nel Regno Unito. Dal primo, progettato da Zaha Hadid, all'ultimo realizzato dagli architetti spagnoli José Selgas e Lucía Cano di Selgascano, il Serpentine Pavilion si è più volte imposto come uno dei luoghi dell'architettura più visitati al mondo.
Ripercorriamo gli ultimi padiglioni presentati in Floornature, con la consapevolezza che si tratta di architetture che non esistono più e vivono unicamente nelle loro immagini.
Nel 2010 la struttura rossa omaggio alla tradizione delle cabine telefoniche londinesi è stata progettata da Jean Nouvel. L'hortus conclusus è il tema scelto dall'architetto Peter Zumthor autore del padiglione del 2011. Nel 2012 il progetto era di Herzog & de Meuron + Ai Weiwei. L'architetto Sou Fujimoto si è ispirato alla natura e alle sue forme organiche per il padiglione 2013.
Nel 2014 sono le piccole costruzioni realizzate nei parchi e giardini tra il XVI e XIX secolo ad ispirare la “conchiglia arcaia” dell'architetto cileno Smiljan Radić. Nel 2015 lo studio Selgascano e per il 2016 l'incarico è stato affidato allo studio BIG.

Elenco dei padliglioni realizzati negli anni precedenti: Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA (2009), Frank Gehry (2008), Olafur Eliasson e Kjetil Thorsen (2007), Rem Koolhaas e Cecil Balmond, con Arup (2006), Alvaro Siza e Eduardo Souto de Moura con Cecil Balmond – Arup (2005), Oscar Niemeyer (2003), Toyo Ito con Arup (2002), Daniel Libeskind con Arup (2001) e Zaha Hadid (2000), l'unico padiglione non realizzato è quello progettato nel 2004 da MVRDV con Arup.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of Serpentine Gallery

www.serpentinegalleries.org


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