22-05-2020

Architettura, pandemia e il futuro del progetto: BIG-Bjarke Ingels Group

BIG – Bjarke Ingels Group,

Ulrik Jantzen,

Emergenza Sanitaria Covid19,

In pochi mesi tutto è cambiato, anche il mondo dell’architettura. Alla ricerca di possibili scenari, Floornature apre un confronto sul nuovo approccio alla progettazione in tempi di COVID-19, pubblicando una serie di interviste agli architetti di tutto il mondo.
Come si sono organizzati i grandi studi e come ha inciso questa situazione sulle realtà più piccole?
Che cosa significa concepire infrastrutture, centri culturali, spazi abitativi stando lontani dai luoghi in cui si sviluppa la socialità?
La resilienza che cerchiamo nelle opere costruite può essere una caratteristica che si applica anche alla professione del progettista?
Ecco le risposte degli architetti, alcune testuali, altre in video, come nella tradizione del nostro portale.



Architettura, pandemia e il futuro del progetto: BIG-Bjarke Ingels Group

Sheela Søgaard, CEO e Partner, BIG-Bjarke Ingels Group.

1. Come avete gestito il lockdown?

2. Quali nuove forme di lavoro state sperimentando e quali sono i risultati?

“La nostra attività rimane sostanzialmente invariata. Le nostre priorità continuano ad essere la puntualità e la qualità della nostra produzione e della consegna ai clienti. Per quanto riguarda invece il modo di lavorare, il cambiamento è stato notevole, tutto infatti avviene ora da remoto, facendo affidamento sulle competenze digitali e le conferenze on line. Poiché alcuni dei nostri attuali clienti, come Google, Terminus e altri, sono fortemente orientati alla tecnologia, negli anni passati abbiamo già integrato molti dei loro strumenti digitali per lo smart working e la videoconferenza e i nostri collaboratori sono diventati molto abili nel loro uso: questo ci ha consentito di mantenere la consueta produttività. In una prospettiva aziendale a medio e lungo termine dedichiamo più tempo a capire il punto di vista dei clienti e le loro preoccupazioni e cerchiamo di tenerne conto; cerchiamo inoltre opportunità per sfruttare questo punto di svolta per pensare a nuovi modi affinché la nostra professione possa assumere un ruolo chiave nella definizione dei valori che daranno forma al nostro futuro.”

3. Come pensa che questa esperienza influirà sulla futura gestione di uno studio di architettura?

“Stiamo imparando un nuovo modo di lavorare, che forse ridurrà la necessità di viaggiare, che ci insegnerà ad essere efficienti lavorando da remoto. Stiamo apprendendo nuovi stili di gestione che dipendono dalla capacità di assegnare in modo efficiente i compiti ai membri del team e di fidarsi di quanto fanno, riducendo supervisione e indicazioni. Affrontiamo questa situazione come un'opportunità di crescita della nostra leadership e di tutti i membri di BIG.”

Ritratto di Bjarke Ingels di Ulrik Jantzen


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