Biografia
Per l’impatto sociale e la quantità di lavori realizzati nell’arco di 70 anni, l’opera dello statunitense Frank Lloyd Wright (1867-1959) rappresenta uno dei momenti formativi dell’architettura del 20° secolo.La sua interpretazione delle case unifamiliari (prairie houses), la dimensione comunitaria del suo lavoro, orientato verso una classe media, lo rendono protagonista assoluto della creazione di un modello di riferimento delle abitazioni statunitensi, lontano dagli standard europei del periodo.
Wright è inoltre interprete principale e promotore della cosiddetta ”architettura organica”, termine che deriva dal titolo del suo celebre volume del 1939.
Dopo studi universitari di ingegneria nel Wisconsin, Wright inizia a collaborare con lo studio Adler & Sullivan di Chicago (1887-1893), fondamentale per la sua formazione e la ricerca di moduli alternativi all’architettura e agli stereotipi classici.
È in questo periodo che prende vita la poetica e la cultura progettuale di Wright, da contestualizzarsi nei movimenti trascendentalisti di fine Ottocento (letterari, filosofici) e nell’”ideologia individualistica del pionierismo americano”.
Dopo l’apertura (1893) del suo studio ad Oak Park, sobborgo di Chicago, Wright inizia una costante attività diretta soprattutto alle problematiche della “casa”, all’armonia tra ambiente naturale e spazio architettonico.
Nascono così edifici ormai storici quali Casa Wright (1898), Robie (1910), Hollyhock (1921) e, nel periodo di maturità, Fallingwater (1937).
Il grande progetto di Broadacre City, teorizzato nel volume The Disappearing City (1932), è invece uno straordinario studio analitico su un territorio e un paesaggio immaginario, in cui collocare varietà di edifici. Durante il decennio degli anni Trenta, a partire proprio da Broadacre City, Wright imposta la ricerca progettuale che darà vita alle abitazioni “usoniane” (usonian homes), case che “utilizzano un linguaggio astratto di piani e volumi, che consentono un’esperienza di percezione indiretta del mondo naturale circostante” (J.M. Desmond).
Rivolte a famiglie borghesi in crescita, sono case di dimensioni relativamente piccole e con spazi estremamente funzionali: ne sono esempi Gardenwall (1934) ma soprattutto Jacobs I (1937).
Al di fuori degli Stati Uniti, l’opera di Wright ebbe vasta eco con l’attività a Tokyo, dove soggiorna per 6 anni e dove costruisce l’Imperial Hotel (1923). Il Museo Guggenheim a New York (1959), con la forma esterna a conchiglia e la rampa a spirale, è l’esaltazione di un movimento continuo di percezione visiva. Già dagli anni Quaranta le opere di Wright hanno avuto una consolidata tradizione storiografica, grazie a saggi e volumi monografici.
Frank Lloyd Wright opere e progetti famosi
- Museo Guggenheim, New York, N.Y. (USA), 1959
- Fallingwater - Casa Kaufmann, Bear Run, Pennsylvania (USA) 1937
- Sinagoga Beth Sholom, Elkins Park, Pennsylvania (USA) 1959
- Teatro Kalita Humphreys, Dallas, Texas (USA), 1959
- H. C. Price Company Tower, Bartlesville, Oklahoma (USA), 1956
- Casa Goetsch-Winckler, Okemos, Michigan (USA), 1940
- Wingspread - Casa Johnson, Racine, Wisconsin (USA) 1939
- Jacobs I - Herbert and Katherine Jacobs First House, Madison, Wisconsin (USA) 1937
- Honeycomb - Casa Hanna, palo Alto, California (USA), 1937
- Progetto Broadacre City, 1935
- Gardenwall - Casa Willey, Minneapolis, Minnesota (USA) 1934
- Casa Ennis, Los Angeles, California (USA), 1924
- Casa Storer, Hollywood, California (USA), 1924
- Imperial Hotel, Tokyo (Giappone) 1923
- Hollyhock - Casa Barnsdall, Los Angeles, California (USA) 1921
- Midway Gardens, Chicago, Illinois (USA) 1914
- Casa Robie, Chicago, Illinois (USA), 1910
- Sede amministrativa della Larkin Co., Buffalo, N.Y. (USA), 1904
- Casa Willits, Highland Park, Illinois (USA), 1903
- Casa Wright, Oak Park, Illinois (USA), 1898
- Casa Winslow, River Forrest, Illinois (USA), 1894
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