25-09-2018

Addio a Robert Venturi

Robert Venturi,

Al termine di una breve malattia a 93 anni, il 18 settembre, è morto l'architetto Robert Venturi pioniere del postmodernismo. Lo hanno annunciato a The Architecture News Paper in un sintetico comunicato la moglie e collega professionale Denise Scott Brown e il figlio Jim Venturi.



Addio a Robert Venturi

“Less is a bore!” la frase con cui Robert Venturi, premio Pritzker nel 1991, ribatteva alla celebre massima Less in more” di Ludwig Mies van der Rohe, è lo slogan che ben sintetizza la lezione lasciata dall'architetto statunitense attraverso la sua lunga attività professionale e i suoi scritti. Robert Venturi si è spento il 18 settembre a 93 anni dopo una breve malattia, lo hanno annunciato a The Architecture News Paper in un sintetico comunicato la moglie e collega professionale Denise Scott Brown e il figlio Jim Venturi.

L'architetto statunitense, nato a Philadelphia nel 1925, si era laureato con lode alla Princeton University nel 1947 e sempre a Princeton aveva conseguito nel 1950 il Master in Fine Art. Dal 1954 al 1956 aveva proseguito i suoi studi in Italia a Roma con il Rome Prize Fellow all'American Academy e al ritorno negli Stati Uniti, aveva iniziato la sua lunga attività di docente. Alle docenze presso la School of Architecture dell'Università della Pennsylvania sono seguiti per circa tre decenni conferenze in numerose e prestigiose istituzioni statunitensi e mondiali tra cui Yale, Princeton, Harvard, l'Università della California a Los Angeles, la Rice University e l'American Academy a Roma.
Dal punto di vista della professione architettonica prima di fondare il proprio studio nel 1958, Venturi aveva collaborato con Eero Saarinen e Louis Kahn. Nel 1964 allo studio professionale si associò prima l'architetto John Rauchon e poi la moglie di Venturi, Denise Scott Brown. Dopo l'abbandono di John Rauch nel 1989 lo studio assunse il nome di Venturi, Scott Brown & Associates (VSBA) che conserva tutt'ora.
Numerosi i riconoscimenti che hanno coronato la lunga carriera dell'architetto tra cui il Pritzker Prize, il Nobel dell'architettura, nel 1991 e tra i più recenti l'AIA Gold Medal il più alto riconoscimento dell'American Institute of Architecture, ricevuto nel 2016 in coppia con Denise Scott Brown, consegnato per la prima volta nella storia del premio a un duo di architetti. .

Complexity and Contradiction in Architecture pubblicato nel 1966 e Learning From Las Vegas scritto con Denise Scott Brown e Steven Izenour nel 1972, sono i suoi libri più celebri. In particolare Complessità e contraddizioni nell'architettura è il vero e proprio manifesto della sua architettura.
Robert Venturi supera la purezza delle forme del “Less in more” miessiano con le sue sperimentazioni e opere che rimandano a un linguaggio dell'architettura complesso, articolato ed eterogeneo, aperto al colore e alla decorazione, alla dialettica tra arte popolare e colta, un'architettura che affrontasse la complessità della città.
Un'architettura che promuovesse la ricchezza e l'ambiguità sull'unità e la chiarezza, la contraddizione e la ridondanza sull'armonia e la semplicità", cercandone gli esempi nella storia non solo relativa al sito specifico di costruzione ma alla storia dell'architettura in generale. Complessità e contraddizione erano gli elementi che, come artista, Robert Venturi più amava dell'architettura e con le sue opere offrì nuove parole alla disciplina in antitesi alla lezione del Movimento Moderno e aprendo la strada alle complessità del postmodernismo.

La Casa Vanna Venturi, realizzata per la madre, a Chestnut Hill, Philadelphia nel 1964 è uno dei suoi primi progetti e catturò l'attenzione della comunità architettonica internazionale, altre opere celebri sono: Guild House (1964) Philadelphia - Pennsylvania, Allen Memorial Art Museum (1976) a Oberlin – Ohio, Sainsbury Wing - National Gallery of Art London (1986-90), Seattle Art Museum (1991), Hôtel du département de la Haute-Garônne Tolose (1992-99); The Anlyan center for medical research and education della School of medicine Yale University (2003); ristrutturazione della Schlesinger library del Radcliffe Institute for advanced study - Harvad University (2004); Lehigh Valley hospital - Muhlenberg (2005).

(Agnese Bifulco)


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