27-07-2018

Zaha Hadid Architects Morpheus hotel at City of Dream Macao

Zaha Hadid Architects,

Virgile Simon Bertrand, Ivan Dupont,

Macao, Cina,

Hotel,

Sulle fondamenta di un edificio mai costruito, lo studio Zaha Hadid Architects ha progettato un nuovo resort per quella che è considerata la City of Dream dell'Asia, Macao e in particolare di Cotai, l'area della città dedicata al turismo e al divertimento.



Zaha Hadid Architects Morpheus hotel at City of Dream Macao

Macao la Las Vegas d'Oriente è diventata in breve tempo una delle principali mete turistiche asiatiche, certamente la prima per quanto riguarda l'intrattenimento legato al fenomeno del gioco d'azzardo. La città ha registrato oltre i trentadue milioni di turisti nel 2017, un gran fermento che investe inevitabilmente anche lo sviluppo urbano della metropoli e in particolare della striscia di Cotai. Un'area urbana creata bonificando il territorio tra le due isole di Taipa e Coloane. A Cotai è stato realizzato il nuovo apple store progettato dallo studio Foster + Partners che abbiamo presentato recentemente nelle pagine di Floornature e sempre a Cotai il 15 giugno è stato inaugurato il nuovo resort: Morpheus Hotel, progettato dallo studio Zaha Hadid Architects.

Lo studio Zaha Hadid Architects ha ricevuto nel 2012 l'incarico di progettare il resort Morpheus hotel. Il Morpheus non è solo un resort, ma integrati al suo interno ci sono: casinò, due teatri, spazi commerciali, ristoranti, sala per eventi, piscina e spa panoramica. Il lotto prescelto era quello destinato a una precedente costruzione, una torre residenziale mai completata, di cui erano state realizzate solo le fondamenta.
Il volume del nuovo edificio è nato proprio dalla estrusione verticale di quell'originaria impronta rettangolare e si sviluppa per 40 piani e 160 m di altezza. Il blocco monolitico avvolto da un esoscheletro è scolpito nel suo interno per creare quelle che gli architetti hanno definito “finestre urbane”, i vuoti che collegano visivamente gli spazi comuni interni all'albergo con la città. La ricca e antica tradizione cinese dell'intaglio della giada rivive nel disegno dell'esoscheletro che avvolge in continuità tutto il volume dell'albergo, un disegno che definisce e caratterizza anche gli interni dell'edificio.

L'edificio si può leggere come due torri unite per il basamento inferiore e il coronamento superiore. In corrispondenza dei due blocchi la maglia dell'esoscheletro diventa meno fitta e all'interno sono distribuite le funzioni rivolte al pubblico. I tre vuoti interni alla massa costruita, come evidenziato dalle fotografie di Ivan Dupont, sembrano generati da vortici che mettono in contatto le facciate sud e nord della costruzione. Una soluzione che massimizza il numero di camere con vista esterna e garantisce un'equa distribuzione delle camere su entrambi i lati dell'edificio.
I ponti che si creano tra i tre vuoti sono spazi destinati ai ristoranti, bar e guest lounges riservati a chef stellati come Alain Ducasse e Pierre Hermé.
Presentando il Morpheus hotel, l'architetto Viviana Muscettola dello studio Zaha Hadid Architects, ha sottolineato come nel progetto si combinano tre importanti fattori: una disposizione ottimale, una struttura rigorosa e una forma scultorea. Non c'è riferimento a tipologie architettoniche tradizionali, ma partendo dalle condizioni del sito è nata e si è sviluppata una nuova architettura legata al contesto e all'ambiente per cui è stata progettata.

(Agnese Bifulco)

Client: Melco Resorts & Entertainment
Architect: Zaha Hadid Architects (ZHA) www.zaha-hadid.com
Design: Zaha Hadid and Patrik Schumacher
ZHA Project directors: Viviana Muscettola, Michele Pasca di Magliano
ZHA Facade director: Paolo Matteuzzi
ZHA Project architects: Michele Salvi, Bianca Cheung, Maria Loreto Flores, Clara Martins
ZHA Project team: Miron Mutyaba, Milind Khade, Pierandrea Angius, Massimo Napoleoni, Stefano Iacopini, Davide Del Giudice, Luciano Letteriello, Luis Migue Samanez, Cyril Manyara, Alvin Triestanto, Muhammed Shameel, Goswin Rothenthal, Santiago Fernandez-Achury, Vahid Eshraghi, Melika Aljukic
ZHA Interior team: Daniel Fiser, Thomas Sonder, Daniel Coley, Yooyeon Noh, Jinqi Huang, Mirta Bilos, Alexander Kuroda, Gaganjit Singh, Marina Martinez, Shajay Bhooshan, Henry Louth, Filippo Nassetti, David Reeves, Marko Gligorov, Neil Ridgen, Milica Pihler-Mirjanic, Grace Chung, Mario Mattia, Mariagrazia Lanza
ZHA Concept team: Viviana Muscettola, Tiago Correia, Clara Martins, Maria Loreto Flores, Victor Orive, Danilo Arsic, Ines Fontoura, Fabiano Costinanza, Rafael Gonzalez, Muhammed Shameel
Location: Macau, China

Images courtesy of Zaha Hadid Architects
Photos Credit: © Ivan Dupont © Virgile Simon Bertrand


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