Proseguiamo la nostra visita a Vatican Chapels il padiglione della Santa Sede alla 16.ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Un padiglione “diffuso” composto da dieci cappelle più un padiglione di ingresso, ospitati dalla Fondazione Giorgio Cini nel parco dell'isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.



Vatican Chapels visitiamo il padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia

Il padiglione della Santa Sede alla 16.ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia è costituito da dieci cappelle progettate da altrettanti architetti di fama internazionale e provenienti da diverse parti del mondo, ospitato dalla Fondazione Giorgio Cini nel parco dell'isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. La costruzione delle cappelle è stata preceduta da indagini sugli alberi presenti nel parco per individuare le aree adatte alla costruzione delle cappelle e lavorare in un'ottica di miglioramento complessivo del parco e dei suoi percorsi pedonali.

Riprendendo il percorso di visita iniziato ieri, a poca distanza dalla cappella progettata da Javier Corvalàn, è il progetto di Norman Foster, una struttura in acciaio che sostiene un graticcio di legno. L'architetto inglese ha raccontato di aver scelto con cura il sito, in prossimità di due alberi che incorniciavano una splendida vista della laguna veneta. In questo contesto naturale ha progettato uno spazio per la contemplazione, dove avvolti in un gioco di ombre e luci i visitatori sono separati dal percorso e si concentrano solo sull'acqua e sul cielo.

La cappella progettata dall'architetto Andrew Berman ha una pianta triangolare di 7 m di lato ed è realizzata in legno lamellare. Il fronte aperto per accogliere i visitatori diventa un portico dove una lunga e semplice panca di legno favorisce l'incontro. Superata la quinta che divide interno ed esterno ci si trova in uno spazio molto raccolto che favorisce l'introspezione.

Nella parte orientale più estrema del parco è la cappella progettata dagli architetti Ricardo Flores e Eva Prats (Flores & Prats Architects - Barcellona). La Cappella del Mattino, come è stata chiamata dagli architetti, è orientata in modo da raccogliere i primi raggi del mattino attraverso un'apertura circolare del muro della piccola nicchia. Oltre questo spazio semicurvo, la cappella si sviluppa con un muro parallelo al percorso e una porta. Gli architetti hanno progettato un luogo dove è piacevole sedersi e sostare e da cui attraversata la porta ci si può incamminare verso il bosco.

L'architetto Francesco Cellini ha progettato una struttura razionale, costituita dall'intersezione di due parallelepipedi a base rettangolare che poggiano solo in pochi punti per lasciare il suolo intatto. La cappella è rivestita da lastre in gres porcellanato con un forte contrasto cromatico.

Per la sua cappella l'architetto cileno Smiljan Radić si è ispirato a piccoli altari votivi tipici della tradizione messicana e ha sperimentato innovative soluzioni materiche. La particolare texture interna della cappella è stata infatti ottenuta inserendo nella cassaforma del cemento dei fogli di pluriball. Il tronco scortecciato centrale è il sostegno verticale della trave in acciaio brunito che sorregge la copertura vetrata e che completa la croce.

La cappella dell'architetto australiano Sean Godsell è un segno molto forte pur nella apparente semplicità del progetto. Con un alto parallelepipedo in acciaio che nella parte inferiore in corrispondenza dell'altare si apre per disegnare una croce, l'architetto ha di fatto trasformato anche lo spazio naturale circostante che diventa parte dello spazio liturgico della cappella. L'interno dorato del volume in acciaio proietta una luce differente sull'altare e su chi officia la cerimonia.

Pochi elementi materici e solidi in pietra di Vicenza disegnano il recinto in parte coperto da lastre monolitiche progettato da Eduardo Souto De Moura. Un luogo essenziale dove nulla è lasciato al caso, come la seduta che corre lungo il muro, o la lama di luce che penetra dalla copertura e carica di significato la croce disegnata sulla parete di fondo.

Il progetto dell'architetto Carla Juaçaba è costituito da travi di acciaio specchianti che riflettendo la natura si nascondono in essa ma allo stesso tempo la trasformano in un luogo di preghiera con pochi semplici elementi che disegnano il simbolo della croce e un'area per sostare.

(Agnese Bifulco)

Fotografie: Padiglione e Cappelle © Alessandra Chemollo
Vista dall'alto e Isola San Giorgio Maggiore Wikipedia
Cappella Flores & Prats Architects: © Alessandra Chemollo © Adrià Goula

www.fosterandpartners.com
andrewbermanarchitect.com
floresprats.com
www.seangodsell.com
www.carlajuacaba.com.br

Title: Vatican Chapels
curated by Francesco Dal Co
texts: Francesco Dal Co, Elisabetta Molteni, Gianfranco Ravasi
Publisher: Electa
Photos by: Alessandra Chemollo with Ginevra Formentini
Graphic Project: Tassinari/Vetta
Language: italian, english
Format: 30x22 cm
Pages: 372
Illustrations: 420
ISBN ITA 978889181918-5
ISBN ENG 978889182020-4


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