31-03-2017

Un anno senza Zaha Hadid, l'eredità di un architetto

Zaha Hadid Architects,

Inexhibit, Luke Hayes, Christian Richters, Brigitte Lacombe, Richard Bryant, Virgile Simon Bertrand, Iwan Baan, Hélène Binet, Hufton+Crow,

Londra, Roma, Belgio, Oxford, Salerno,

Academy, Gallery, Fire Station,

Ad un anno dalla prematura scomparsa di Zaha Hadid avvenuta il 31 marzo 2016, vi proponiamo una veloce carrellata delle opere di una delle figure più controverse dell'architettura contemporanea. Prima donna a ricevere il premio Pritzker e la Royal Gold Medal RIBA. Le sue architetture di avanguardia dalla bellezza scultorea, amate e odiate sono la preziosa eredità che lascia alle generazioni future.



Un anno senza Zaha Hadid, l'eredità di un architetto

Un anno fa, il 31 marzo 2016, a seguito di un attacco cardiaco è scomparsa prematuramente Zaha Hadid, architetto di origine irachena, nata a Baghdad nel 1950 e naturalizzata nel Regno Unito. Con il suo stile personale e l'impiego di tecnologie innovative nel campo architettonico Zaha Hadid è stata una delle figure più controverse dell'architettura contemporanea. Le sue opere additate come esempi di un'architettura estranea al contesto e costosa, e di contro come il risultato delle tecnologie più all'avanguardia, frutto di una ricerca sulla fluidità degli spazi ed espressione di uno stile personale non hanno mai lasciato indifferenti gli utenti e i critici dell'architettura. La sua prematura scomparsa ha lasciato il mondo dell'architettura privo di uno dei suoi principali esponenti e certamente di una delle più carismatiche figure femminili dell'architettura contemporanea.

La sua carriera professionale è stata costellata da numerosi riconoscimenti internazionali, stabilendo record che non saranno più eguagliati, basterà infatti ricordare che Zaha Hadid è stata la prima donna a ricevere il premio Pritzker nel 2004 e la Royal Gold Medal del RIBA nel febbraio 2016. Ricordiamo solo alcune delle sue opere come il Vitra Fire Station a Weil Am Rhein, Germania (1993) che le diede la consacrazione internazionale e poi il MAXXI: Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma (2009) con cui vinse il primo Riba Stirling Prize nel 2010. E ancora le opere segnalate nelle pagine di Floornature e Livegreenblog dall'Evelyn Grace Academy vincitore del Riba Stirling Prize 2011, al Teatro dell'Opera di Guangzhou in Cina (2010), all'Aquatics Center di Londra per i Giochi Olimpici del 2012 (2011), all'Aliyev Heydar Center di Baku (2013). Per arrivare alle più recenti completate nel 2015: il Messner Mountain Museum Corones in Italia, l'Investcorp Building sede del Middle East Centre del St Antony’s College - Oxford University, e a Mosca il Dominion Office Building. E nel 2016 la Stazione Marittima di Salerno – Italia, la Port House il nuovo centro direzionale del porto di Antwerp-Anversa, Belgio, la The Winton Gallery la nuova galleria dedicata alla matematica dello Science Museum di Londra; tra le opere in costruzione il grattacielo Leeza Soho a Pechino.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of Zaha Hadid Architects www.zaha-hadid.com

Zaha Hadid portrait by Brigitte Lacombe
Vitra Fire Station, Weil am Rhein, Germany photo by Christian Richters
Serpentine Sackler Gallery, London photo by Luke Hayes
Guangzhou Opera House, Guangzhou photo by Virgile Simon Bertrand
Galaxy Soho Beijing, photo by Hufton+Crow
MAXXI Museum of XXI Century Art, Rome: photo by Iwan Baan, Richard Bryant
London Aquatics Centre, photo by Hufton+Crow
Heydar Aliyev Center, Baku photo by Hufton+Crow, Iwan Baan
Messner Mountain Museum Corones photo by Inexhibit
Salerno Maritime Terminal photo by Hélène Binet
Port House Antwerp photo by Hufton+Crow
Mathematics: The Winton Gallery photo by Luke Hayes
Leeza Soho, renders by MIR


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