Le capitali europee della cultura sono un'iniziativa dall'Unione Europea che, per un anno, coinvolge alcune città europee con proposte dedicate appunto alla cultura e all’arte. Nel 2022 sono tre: Kaunas in Lituania, Novi Sad in Serbia ed Esch in Lussemburgo. Iniziamo il nostro viaggio esplorativo da Kaunas.
Sono già passati cinque anni dall’apertura della Elbphilharmonie di Amburgo, disegnata dello studio Herzog & de Meuron. Per celebrare l’evento, il duo artistico di fama internazionale DRIFT mette in scena con “Moments of Connection”, presso il Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg (MK&G), la più ampia presentazione del proprio lavoro in Germania fino a oggi. In primavera inoltre debutterà l'opera d'arte performativa "Breaking Waves”, commissionata da Ebphilharmonie in stretto coordinamento con il MK&G.
Gli artisti dello studio giapponese Hakuten Creative hanno realizzato un’installazione con dei prismi per un evento artistico tenutosi a Sarushima, un'isola usata dai militari fino alla Seconda guerra mondiale. L’intervento vuole preservare le memorie del passato, perché non vengano dimenticate, attraverso diverse espressioni di arte e design.
La mostra “Who’s next? Homelessness, Architecture and the City” al museo dell’architettura del politecnico di Monaco di Baviera indaga il fenomeno dei senzatetto ovvero la condizione di non avere una dimora. Un problema dalla portata globale che però dev’essere affrontato a livello locale.
Warming Huts, l'installazione annuale di metà inverno di arte e architettura sui fiumi ghiacciati di Winnipeg in Canada, festeggia i suoi primi 10 anni. Un anniversario collegato a quello del concorso Next Landmark, promosso da Floornature, dove il progetto vincitore della prima edizione 2012 era stato realizzato, appunto per Warming Hut, da Kevin Erickson.
L’installazione WATERLICHT, un paesaggio da sogno sul potere e la poesia dell’acqua dello Studio Roosegaarde, arriva a Oberhausen in Germania. Questa opera d'arte site-specific, che arricchisce il festival FUTUR 21, è un’esperienza collettiva pensata per ricordarci l'importanza dell'innovazione legata all'acqua e l'impatto del cambiamento climatico sul nostro paesaggio.
Stiamo entrando nelle ultime settimane della 17a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Tra le molte presenze all’interno dell’Arsenale ci ha colpito Maison Fibre che esplora un approccio alternativo alla progettazione e alla costruzione degli edifici per vivere e lavorare nel futuro, il tutto partendo da un nuovo tipo di cultura materiale.
L’ultimo appuntamento della serie di webinar Building Natural Connections, organizzati da Cambridge Institute for Sustainability Leadership dell'University of Cambridge e Future Spaces Foundation, in preparazione della UN Climate Change Conference COP26, era intitolato Unlocking Social Value. Floornature come media partner dell’evento presenta un breve estratto.
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