Per l'architetto Karim Nader la ristrutturazione di un'architettura non è solo un'operazione di riparazione o recupero, ma come mostra nel progetto residenziale Gemini House realizzato a Ghazir, vicino Beirut, è un'opportunità per recuperare e comprendere in modo più ampio il passato e allo stesso tempo guardare avanti, verso il futuro.
Proseguiamo con i best of Livegreenblog in versione estiva. In un momento di relax come questo perché non dare un’occhiata alle architetture dedicate alla scuola e agli Istituti di ricerca? In questo caso si può spaziare dal materico Naturalis Biodiversity Center di Neutelings Riiedijk Architects a Leida alle scuole di Beirut ristrutturate di Karim Nader, dall’eccellenza statunitense del Kendeda Building ai due istituti universitari progettati da Coldefy in Francia.
In memoria di Gaïa Fodoulian, Art Design Lebanon (AD Leb) ha presentato la sua mostra inaugurale: Everyone is the creator of one’s own faith, L’esposizione, allestita nello storico Tabbal Building di Beirut, rientra nell’ambito delle iniziative #RevivingBeirutArtsCulture, promosse dopo l’esplosione del 4 agosto 2020.
L’architetta Hala Wardé, fondatrice di HW Architecture, è la curatrice del padiglione libanese alla 17. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia. La mostra, intitolata A Roof for Silence, affronta la questione della coesistenza, di questi tempi un tema di particolare importanza non solo in Libano.
I danni della devastante esplosione nel porto di Beirut, avvenuta il 4 agosto 2020, hanno coinvolto anche molti edifici scolastici. L’architetto Karim Nader insieme all’architetta Ivana Nestorovic, in un'azione rapida di emergenza, sta lavorando al recupero di 10 scuole pubbliche nella zona ovest di Beirut per dare ai ragazzi la possibilità di ritornare a scuola il prima possibile.
“Stiamo consumando risorse che sarebbero toccate alle generazioni future. La terra è un sistema chiuso. E se in un sistema chiuso continuiamo a consumare senza misura, le risorse finiranno. Nessuna altra specie lo farebbe”—Stefano Mancuso
Il designer libanese Richard Yasmine, che da sempre privilegia il valore del lavoro artigianale della sua terra, torna alla ribalta con una nuova collezione di oggetti. AFTER AGO racchiude i temi cari a Yasmine questa volta combinati a citazioni architettoniche del secolo scorso.
Continua il ciclo di mostre Houda Kassatly, 365 photographs, organizzato dalla galleria d’arte Alice Mogabgab a Beirut. Il terzo episodio, dal titolo Tripoli of the Orient, Plural City, è visitabile online, per via della pandemia, e presenta il racconto fotografico realizzato dalla prima donna fotografa-artista libanese sulla città di Tripoli.
Lo studio di architettura libanese theOtherDada e Afforestt, una società indiana che reimpianta foreste in tutto il mondo, da un anno stanno piantando 17 specie autoctone di alberi libanesi lungo la riva del fiume Beirut. Un’azione concreta per riportare verde e maggiore qualità ambientale in città.
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