11-07-2018

Steven Holl: Glassell School of Art a Houston

Steven Holl,

Richard Barnes,

Houston, Texas,

Università, Scuola,

Per il progetto della nuova sede della Glassell School of Art di Houston, Steven Holl si confronta con gli altri edifici del Museum of Fine Art, una cittadella della cultura che nel Novecento ha affidato la sua espansione a Mies van der Rohe, Rafael Moneo e Isamo Nuguchi.



Steven Holl: Glassell School of Art a Houston La nuova sede della Glassell School of Art progettata da Steven Holl a Houston non è che l’ultima opera realizzata di una serie di interventi museali ed espositivi iniziati addirittura negli anni Venti del Novecento. Quale parte del complesso del Museum of Fine Art, si tratta di opere ancora in corso nell’ambito del masterplan di ultima concezione, dettato proprio da Steven Holl Architects.
Quando fu fondato nel 1900, il MFAH era la più grande istituzione culturale nella regione sud-occidentale degli Stati Uniti. Oggi il nuovo piano generale si sviluppa su 140.000 mq e organizza in termini di strutture e paesaggio una sorta di cittadella della cultura e dell’educazione nel centro di Houston. 
Dalla volontà di raccogliere e mostrare un patrimonio enciclopedico che dall’antichità giunge fino alla contemporaneità, il Museum of Fine Art spazia dall’arte americana a quella europea, dall’oggettistica precolombiana e africana, alle arti decorative e al design, dalla scultura moderna alla fotografia. Si tratta di un museo diffuso, costruito edificio per edificio nei decenni, a partire dal primo, progettato nel 1924 dall’architetto William Ward Watkin rievocando lo stile neoclassico molto in voga all’epoca. Dopo la seconda guerra mondiale l’attività del museo riprese edificando nuovi padiglioni, come la Cullinan Hall e il Brown pavilion di Ludwig Mies van der Rohe, con facciate continue in cui Mies confermò tutta la sua adesione al Razionalismo.
Negli anni Settanta divenne di primaria importanza dare una sede alla Scuola d’Arte interna, il cui numero degli iscritti cresceva di anno in anno, così la generosa donazione dell’industriale Alfred Glassell Jr. fu spesa per erigere nel 1979 la Glassell School of Art, su progetto di Eugene Aubry e R. Nolen Willis in cemento e vetro. Dopo vennero il Lillie e Hugh Roy Cullen Sculpture Garden progettato da Isamo Noguchi e l’Audrey Jones Beck building di Rafael Moneo, la cui volumetria massiccia entra in contrasto con il lessico architettonico di Mies van der Rohe.
Sul medesimo binario dell’autonomia stilistica si inserisce il più recente progetto di Steven Holl per la nuova sede della Glassell School of Art, che pur conservando la scelta di cemento e vetro come materiali strutturali in evidenza, è fortemente connotata dal linguaggio dell’architetto americano. La scuola d’arte ha avuto grande importanza fin dai primi anni della sua costituzione nel 1927 e nel tempo ha consolidato il suo ruolo di istituzione educativa per le arti in città, acquisendo sempre maggiore fama e credibilità, anche grazie al Core Residency Program. L’edificio disegnato da Steven Holl raccoglie e integra gli spazi residenziali per artisti e critici con la Junior School, con un programma per bambini dai 3 ai 18 anni, e la Studio School per un’istruzione superiore.
Una superficie di 8700 mq distribuita su tre livelli, dove al piano terra si trovano le aule Junior con i numerosi laboratori (gioielleria, ceramica, scultura, ecc.), la caffetteria,  l’auditorium e ampi spazi espositivi che fronteggiano la piazza esterna, mentre al secondo e terzo livello si situano i corsi più avanzati della Studio School e gli uffici. La struttura è frutto dell’alternanza tra grandi lastre in calcestruzzo prefabbricato e in vetro opaco, i cui angoli di inclinazione alludono alle pareti costruite da Isamo Noguchi nel suo giardino di sculture. Ciascuna forma è complementare a quelle vicine, a creare un dinamismo tra le parti, un’apparente danza ad andamento orizzontale ordita lungo i marcapiano: uno schema che consente alla luce naturale di entrare ampia e in modo diffuso, appositamente per favorire lo svolgimento delle attività didattiche pratiche. La pianta a L disegna una piazza aperta in continuità con il Lillie e Hugh Roy Cullen Sculpture Garden tra le opere di Louise Bourgeois, Henri Matisse, Auguste Rodin e Anish Kapoor. Un percorso che poi torna all’architettura di Steven Holl risalendo la sua copertura verde, inclinata per ospitare un anfiteatro. Tale massiccia e imponente struttura si dissolve al centro della L, dove il portale d’ingresso sembra quasi cedere sull’interno e torcendo le sue forme coinvolgere i tre piani fino alla copertura. Con questo effetto decostruttivo, Holl crea lo spazio per un nuovo anfiteatro, rimarcando così l’importanza che oggi attribuiamo alla condivisione nella pratica artistica.

Mara Corradi

Architect: Steven Holl Architects
Team: Chris McVoy, Olaf Schmidt, Yiqing Zhao, Rychiee Espinosa, Filipe Taboada, Xi Chen, Suk Lee, Maki Matsubayashi, Elise Riley, Christopher Rotman, Alfonso Simeo, Yasmin Vobis
Associate architects: Kendall/Heaton Associates
Structural engineers: Guy Nordenson and Associates; Cardno Haynes Whaley
Lighting consultant: L’Observatoire International
Climate engineers: Transsolar
Facade consultant: Knippers Helbig
Location: 5101 Montrose Boulevard, Houston, Texas 
Groundbreaking, construction, and completion: 2015 to 2018
Opening day: May 20, 2018
Photos by © Richard Barnes

www.stevenholl.com

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