26-04-2017

OOPEAA: Casa Riihi a Alajärvi (Finlandia)

OOPEAA Office for Peripheral Architecture,

Jussi Tiainen,

Finlandia,

Ville, Housing,

OOPEAA Office for Peripheral Architecture progetta la casa Riihi a Alajärvi (Finlandia), una residenza che attualizza il modello della fattoria finlandese a corte centrale. Il legno di abete rosso nei rivestimenti esterni e negli interni e una grande attenzione al consumo energetico.



OOPEAA: Casa Riihi a Alajärvi (Finlandia) Luoma-aho, presso Alajärvi, un piccolo villaggio nel Ostrobotnia orientale in Finlandia, ospita la casa Riihi, progetto dello studio di Helsinki OOPEAA Office for Peripheral Architecture. La casa Riihi, che in finlandese significa fienile, è un’architettura che nasce proprio dalla rivisitazione della tradizionale fattoria scandinava, costituita da uno o più fabbricati in legno affacciati su una corte. La ricerca di un modello appartenente al luogo e all’immaginario della gente spinge l’architetto Anssi Lassila dello studio OOPEAA a riproporre il legno come elemento strutturale e di facciata ed a suddividere le tre principali funzioni richieste dalla committenza, residenza, garage e atelier, in altrettanti volumi distinti, ma accomunati dalla relazione con il cortile.
Una relazione di scambio diretto con l’abitazione, il cui padiglione dalla forma a L e dalle molte e ampie finestre sembra voler stringere la corte in un abbraccio. Una relazione di prossimità con la rimessa per auto e una relazione negata con l’atelier che invece nella sua zona principale, quella riservata all’artista, si chiude completamente alla corte preferendo aprirsi verso nord, al piccolo bosco di conifere, e verso est, ai campi sterminati.
In questo paesino del centro della Finlandia, con una densità di popolazione pari a 10 abitanti per chilometro quadrato, la casa Riihi soddisfa le esigenze di spazio, di prospettiva, di rapporto con la natura di una famiglia composta da padre imprenditore, madre artista e due bambini. L’austerità degli ambienti interni, completamente rivestiti in abete rosso, con le stanze da letto minime, è una dichiarazione d’intenti: la casa è luogo di protezione dalla natura, ma allo stesso tempo luogo della sua contemplazione. La natura entra poderosa nell’atelier della madre dalla facciata est vetrata a doppia altezza; qui il rivestimento in legno è verniciato di bianco per incrementare la luminosità dell’interno. L’alternanza di pieni e vuoti nelle pareti perimetrali è il sintomo di una lotta progettuale che si è verificata tra le necessità di tutela dal clima rigido e le urgenze di sfondare proprio tali barriere in favore del rapporto visivo tra interno ed esterno.
La pianta degli ambienti interni è leggermente arretrata rispetto al perimetro esterno per consentire la realizzazione di tre verande, due verso la corte interna e una verso l’esterno, che si utilizzino come luogo di mediazione con il paesaggio.
Tutti i padiglioni sono a un piano e a doppia altezza, anche in questo confermando il modello del riihi su due livelli. Solo nell’abitazione c’è una scala che sale al livello superiore, dove un ponte conduce a un’ampia vetrata a sud: questo sembra proprio proporsi come l’occhio della casa, il suo punto di vista più elevato in grado di rimirare più lontano. Allo sbarco della scala ci si ritrova alla sola presenza del paesaggio esterno, incorniciato dalla grande apertura e dalle pareti in legno; nessuna funzione si definisce per questo spazio e nessuna attività è preclusa, leggere, giocare, sdraiarsi a chiacchierare. Questo spazio è anche un camino di luce, che entra potente e scende fino a illuminare l’ampio soggiorno.
Pensata per integrarsi con la storia del luogo, questa casa sarà completamente riciclabile al termine del suo ciclo di vita: tutte le parti metalliche sono in alluminio, mentre quelle strutturali sono in legno o carta. La casa è autosufficiente dal punto di vista idrico, elettrico e del riscaldamento. E sotto l’aspetto formale, il rivestimento a sottili listelli di legno, le coperture in alluminio e il basamento che la solleva di pochi ma evidenti centimetri dal terreno, alleggeriscono la sua impronta, infondendole un carattere di temporaneità.

Mara Corradi

Architects: OOPEAA Office for Peripheral Architecture
Architect in charge: Anssi Lassila 
Project architect: Jussi-Pekka Vesala 
Design team: Iida Hedberg, Hanna-Kaarina Heikkilä, Tommi Heinonen, Juha Pakkala
Location: Alajärvi, Finland 
Client: private 
Commission: direct commission 
Year: 2010-2014 (completion) 
Site area: aprox 6000 sqm
Size: 239 sqm (house) + 110 sqm (garage) + 100 sqm (atelier) 
photographs: © Jussi Tiainen
www.oopeaa.com


Honourable mention in the Wood Prize 2014 
Nominated project for the European Union Prize for Contemporary Architecture – Mies van der Rohe Award 2015

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