La tutela e valorizzazione del patrimonio locale, lo sviluppo di economie responsabili, l'inclusione sociale, sono i processi chiave di Nanotourism che si oppongono al turismo di massa. La ricerca condotta dal team internazionale guidato da Tina Gregorič e Aljoša Dekleva è stata presentata a Palazzo Clerici in occasione del Fuorisalone di Milano 2015.
Al Fuorisalone Milano 2015 è stata presentata Nanotourism, la ricerca condotta dal team internazionale guidato da Tina Gregorič e Aljoša Dekleva, premiata con la massima onorificenza dalla giuria (presieduta da Konstantin Grcic) di BIO50 – la 24sima edizione della Biennale di Design di Ljubljana.
“Nanotourism” è un neologismo che sta proprio ad indicare forme di turismo che si contrappongono al turismo di massa, e che nascono dall'interazione sociale e dallo scambio di conoscenze tra l'operatore e l'utente attraverso processi di tutela e valorizzazione del patrimonio locale, lo sviluppo di economie responsabili, l'inclusione sociale.
Il progetto à strutturato con la costituzione di una piattaforma online che permette di “fare rete”, realizzando la mappatura territoriale e la diffusione delle esperienza già attivate. In occasione del Fuorisalone è stata proposta l'applicazione anche in Italia di modelli attivati e sperimentati dal team di ricerca in altri paesi. È il caso del BIO50}hotel, Ljubljana, allestito nel MAO - Museo di Architettura e Design di Lubiana durante la biennale.
BIO50}hotel progettato da Alessandro Fonte e Silvia Susanna, componenti del team guidato da Tina Gregorič e Aljoša Dekleva, propone il riuso di strutture pubbliche sottoutilizzate riattivate dai contenuti culturali creati dagli stessi visitatori/ospiti dell'hotel.
(Agnese Bifulco)
Images courtesy of Nanotourism, photo by Stefan Alber, Alessandro Fonte, Ana Kovac, Silvia Susanna
www.nanotourism.org
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