09-01-2015

Non-Corpo

Gloria Dardari fotografa l'umana architettura.



Non-Corpo Gloria Dardari fotografa l'umana architettura.
Nei suoi scatti, grazie alla sovrapposizione, edifici e corpi s'intrecciano. L'autrice, infatti, ha trovato in questa tecnica fotografica il fil rouge che unisce il contesto al suo creatore: le forme sinuose del corpo umano, le varie posizioni che esso può assumere, si rapportano alle strutture che egli stesso costruisce. Nelle mani di Gloria Dardari la macchina fotografica diventa un mezzo creatore di metafore e uguaglianze: corpi e architetture sono spogli, privi di caratterizzazioni e liberi dai rispettivi contesti. In questo modo l'osservatore ha la possibilità di vivere l'intreccio tra natura e artificio fuori dal tempo e dallo spazio, cogliendo l'aspetto sensibile e umano anche nella forma inanimata.
Nel suo progetto di ricerca l'autrice estremizza il concetto di architettura creata a immagine e somiglianza dell'uomo, seppure in maniera astratta: «L'uomo comprende, contiene in sé, è in empatia con ogni elemento della sua realtà, ne è consapevole e ne diventa padrone, in un flusso vitale eterno che non si limita al corpo, ma in cui il corpo è necessario». Ed è proprio l'empatia, per quanto metafisica, la chiave di lettura grazie alla quale possiamo percepire la corporeità di edifici e strutture, i loro umani sentimenti: lo sforzo che essi compiono nel sostenere il proprio peso, la tensione nell'inarcarsi per congiungere due punti, l'orgoglio e la naturale fierezza dell'aver conquistato una postura eretta.

Francesco Cibati
http://gloriagdardari.wix.com/gogo

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