Gli architetti Pietro Pasqualini e Vittorino Turra hanno progettato l'ampliamento del cimitero d'Urago d'Oglio, definendo il rapporto con le preesistenze architettoniche e con gli elementi storici e simbolici che nell'immaginario collettivo caratterizzano il luogo dedicato ai morti e al ricordo.
Il progetto parte dalla necessità di liberare l'abside della chiesa dalla vicina costruzione dei servizi per realizzare il varco di ingresso al nuovo campo. L'ampliamento è configurato come un nuovo campo a verde centrale con tre corpi di fabbrica e relativi muri di recinzione. I corpi di fabbrica sono costituiti dal nuovo ingresso con i servizi cimiteriali, collegati da un portico alla costruzione lineare destinata ai loculi, e sul lato opposto da cinque tombe di famiglia collegate da un basamento in cui sono ricavate aiuole e sedute. Gli architetti hanno scelto il contrasto tra il colore rosato dei mattoni faccia a vista e le pietre bianche in botticino per sottolineare il legame delle nuove costruzioni con il territorio.
L'ampliamento è stato completato con opere di sistemazione a verde per le aree esterne, in particolare è stata realizzata un'area con alberi di alto fusto per mitigare il rapporto con la zona industriale limitrofa.
(Agnese Bifulco)
Progetto architettonico: arch. Pietro Pasqualini + arch. Vittorino Turra (Studio associato Sezione d’Architettura – Rovato - BS)
Luogo: Urago d'Oglio (BS) – Italia
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