22-01-2016

Marika Provinzano e la città parallela

Marika Provinzano, giovane architetto italiano, è tra i fotografi finalisti del concorso Next Landmark 2015 con la sua ricerca fotografica dal titolo: La città parallela.



Marika Provinzano e la città parallela Marika Provinzano, giovane architetto italiano, è tra i fotografi finalisti del concorso Next Landmark 2015 con la sua ricerca fotografica dal titolo: La città parallela. 

Marika Provinzano si avvicina alla fotografia soltanto nel 2008 con l'inizio degli studi di architettura a Palermo. La vecchia macchina fotografica analogica di suo padre diventa lo strumento per creare una relazione più intima con lo spazio urbano che la circonda e per comprenderne meglio le dinamiche.
Girando per la città le si apre così una finestra su una realtà palermitana che si può definire  parallela a quella convenzionale, come la chiama lei, perché nel tessuto urbano l'architetto e fotografo nota pratiche quotidiane che, pur non ufficialmente codificate, ne fanno indissolubilmente parte. Reazioni spontanee alla vita, alle sue sfide e ai suoi colpi, come povertà, abbandono e degrado.
Marika Provenzano riprende quindi scorci palermitani che sono lontani dalle immagini scintillanti della città barocca. Nelle sue fotografie vediamo infatti palazzi storici retti miracolosamente dalla trama delle impalcature, tentativi di abbellire muri scrostati con graffiti e disegni. Ritrae realtà di fronte alle quali siamo tentati di chiudere gli occhi. 
I suoi sono scatti scomodi che ci parlano dell'arte dell'arrangiarsi con abitazioni improvvisate, persone senza fissa dimora, mobili sulla riva del mare, ma non vogliono essere un J'accuse bensì una presa di coscienza. La giovane fotografa, non a caso, sceglie delle inquadrature pulite dove la composizione denota il suo background di architettonico. 
Anche la giuria internazionale del contest Next Landmark 2015, organizzato dal portale Floornature nella sua quarta edizione, ha apprezzato molto questa sua ricerca su “una città che si reinventa ogni giorno, a seconda delle esigenze, per soddisfare dei bisogni immediati, fatta di provvisorietà, labile, così tanto leggera che risulta quasi difficile riconoscerla come concetto forte e consolidato, con una sua indiscutibile identità. Figlia di una società che muta continuamente, con velocità irrefrenabile e la città materiale, troppo “pesante”, non riesce a seguire e ad assecondare i cambiamenti, ma li subisce con difficoltà incatenando l’uomo ad una condizione anacronistica che non gli appartiene”, come ha spiegato Marika Provinzano durante la mostra dedicata al contest lo scorso ottobre.

Christiane Bürklein (@chrisbuerklein)

Marika Provinzano
https://www.flickr.com/photos/135810824@N04/

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