01-09-2017
Le rappresentazioni di Víctor Enrich per Rafael Uribe Uribe
Víctor Enrich,
Víctor Enrich,
Víctor Enrich è un artista catalano che si esprime attraverso la rappresentazione architettonica. Dopo un'esperienza nel quartiere Rafael Uribe Uribe si è interrogato su come potesse usare i suoi mezzi per ridurre l'anonimato sociale dei milioni di abitanti delle baraccopoli nel mondo.
È stato dopo un'esperienza nel quartiere-slum di Bogotà "Rafael Uribe Uribe" che Víctor Enrich, giovane artista catalano, ha deciso di chiedere una residenza d'artista all'Università Nazionale della Colombia. Il suo scopo consisteva nel cercare, con i mezzi a sua disposizione, ovvero la rappresentazione architettonica e fotografica, un modo per contribuire a ridurre l'isolamento e l'anonimato in cui versano i tanti milioni di persone che vivono in bidonville e baraccopoli nel mondo.
L'artista parla di come gli slum sorgono in maniera autonoma e di come vengono abbattuti nell'indifferenza generale, della vita brulicante che li popola. Víctor Enrich si rifà – tra le altre – alle idee del penultimo premio Pritzker, Alessandro Aravena, in prima linea nella protezione delle architetture spontanee, dalle quali si può imparare molto.
L'idea di fondo di Enrich è quella di spostare i grandi poli della cultura e della vita sociale verso le periferie, rompendo l'abitudine di posizionare le strutture importanti nel centro della città. È così che ha deciso di spostare il Guggenheim di Lloyd-Wright in mezzo al quartiere Rafael Uribe Uribe. Il suo scopo? Dimostrare come questi due mondi potrebbero convivere e dialogare, malgrado i contrasti che li dividono. «Se questo tipo di dialogo è possibile a livello urbanistico», dice Víctor Enrich, «potrebbe esserlo a livello economico e sociale. Se ci fosse un minimo di voltà politica».
Francesco Cibati
Credits: Víctor Enrich - http://victorenrich.com/
