22-08-2018

He Wei: Shangping Village Regeneration

He Wei Studio,

Jin Weiqi,

Cina,

Tempo Libero, Edifici Pubblici,

Recupero,

Tra gli architetti cinesi torna l’interesse verso la vita rurale. Con Shangping Village Regeneration, He Wei fa ripartire la vita di un villaggio mediante il recupero funizonale di antiche strutture agricole per stimolare un’economia non solo turistica.



He Wei: Shangping Village Regeneration Lo studio di He Wei ha intrapreso un progetto di rivitalizzazione del villaggio di Shangping, nella provincia di Fujian, nel sud-est della Cina, che si inserisce in un più ampio movimento di riappropriazione della propria storia da parte delle comunità rurali.
I nuovi monumenti della Cina oggi sono il Wangjing Soho di Zaha Hadid, il Linked Hybrid di Steven Holl e lo stadio nazionale di Herzog & De Meuron. Certamente una frangia di architetti cinesi rincorre questa prospettiva vedendo ancora nella città l’orizzonte più promettente, ma esiste anche un movimento di opposta filosofia che invece lavora al di fuori delle logiche e degli spazi urbani, con lo scopo di recuperare la storia e la cultura rurali a vantaggio delle stesse comunità.
Superando l’idea del restauro dell’antico per scopo conservativo e museale, volto alla comprensione del genius loci da parte di chi vive e lavora altrove, per avvicinarsi alla campagna a scopo turistico, un crescente numero di progettisti sta recuperando antiche strutture come fabbricati agricoli, intere fattorie, scuole, ponti. Lo scopo è trasformarli in nuovi luoghi pubblici che forniscano servizi al turista, ma soprattutto alla popolazione locale, per invertire quella tendenza allo spopolamento delle campagne in favore dell’urbanizzazione di cui si accennava. Senza dimenticare che in molti territori rurali cinesi le persone vivono ancora in condizioni di povertà estrema, il progetto cerca di fornire loro dei modelli di sviluppo economico che portino anche alla valorizzazione del proprio patrimonio.
Quello condotto da He Wei a Shangping è uno dei casi più significativi di questa rigenerazione rurale. La sua topografia fornisce già un primo punto di interesse secondo il Feng Shui, essendo il villaggio alla confluenza di due fiumi. La presenza di tre zone monumentali ha permesso di organizzare proprio attorno a questi i principali interventi, accomunandoli nella medesima filosofia progettuale. Nell’area di Shuikou, dove un laghetto e la strada che conduce al villaggio dividono il Tempio ancestrale dello Yang dal Santuario di Shezumiao, è stato scelto di intervenire su una diga, un magazzino e un essiccatoio per il tabacco. Valorizzando la sua posizione in ingresso al villaggio, He Wei ha trasformato la diga in una porta della città, costruendo un ponte coperto, ma aperto sul paesaggio da entrambi i lati, in modo da creare anche un punto di belvedere. L’impiego del legno di essenza chiara indicherà tutti i nuovi interventi nel villaggio, ma la scelta di declinare questa struttura a traliccio valorizzerà un metodo di costruzione tradizionale. L’essiccatoio del tabacco è stato restaurato nelle sue murature e nei suoi interni per essere testimonianza della tradizione agricola per i turisti e per i locali. Distanziandosi dal semplice recupero conservativo, i progettisti vi hanno ambientato un’installazione luminosa offrendo così un’esperienza che si rinnova anche per coloro che già conoscono lo spazio. In questa chiave si trasforma anche il vecchio magazzino adiacente che diventa locale alla moda.
All’interno della zona più urbanizzata si colloca la Yang’s School Area, i cui interventi chiave sono quelli della trasformazione di due vecchie stalle in negozi di libri. Restaurando l’originale struttura in pietra e legno, gli architetti hanno mantenuto le differenti altezze dei piani, costruendo al piano terra più basso, dove un tempo stavano gli animali, l’area di lettura più riservata, mentre al primo livello più arioso, dove si conservava il foraggio, la zona consultazione con un bar affacciato sul paese. Gli accessi con scale a pioli e il soffitto basso della zona coi muri di pietra, riportano a un ritmo di vita lento, adeguato ai piccoli spazi. Il terzo progetto riguarda l’area dell’antico Tai Fu Tai Mansion e recupera il culto del maiale come segno di prosperità familiare. Negli ex locali di un porcile con magazzino annesso, ripristinati nella loro strutture in pietra con tetto in legno, sono stati ricavati un bistrò, una sala conferenze e una sala da the. L’antica pianta divisa in 4 parti (ognuna ospitava un maiale), è stato mantenuto ambientando quattro angoli discreti con tavolini.
Con particolare cura è stato infine utilizzato il linguaggio illuminotecnico per creare a distanza un’unità tra tutti questi progetti. Anche di notte, quando la vitalità rallenta, gli edifici rinnovati restano punti di riferimento nella vita della gente di Shangping.

Mara Corradi

Architects: 3andwich Design / He Wei Studio
Principal Architect: He Wei
Architectural Design Team: Zhao Zhuoran, Li Qiang, Chen Long, Chen Huangjie, Wang Lingzhe, Zhao Tong, Ye Yuxin, Song Ke 
Location: Xiyuan Town, Jianning County, Sanming City, Fujian Province, China
Client: People’s Government of Xiyuan Township
Period of Design: Aug 2016 - Nov 2016
Period of Construction: Nov 2016 - 2018
Lighting Design: Zhang Xin Studio, Tsinghua University School of Architecture
Lighting Design Team: Zhang Xin, Han Xiaowei, Zhou Xuanyu, Niu Bentian
Interior Construction Drawing: Hongshang Design

Shuikou Area
Building area: 159 sqm
Photographer: © Jin Weiqi, Ri Yue Lan Cao (photos 01-11)

Yang’s School Area
Building area: 113 sqm
Photographer: © Zhou Meng (photos 12-16)

Tai Fu Tai Mansion Area
Building area: 151 sqm
Photographer: © Zhou Meng

www.3andwichdesign.com

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