18-07-2018

DnA_Design and Architecture Studio: Wang Jing Memorial Hall

DnA_Design and Architecture Studi,

Wang Ziling, Han Dan,

Wang Village, Songyang, Cina,

Musei,

Il comitato del villaggio di Wang, nella contea di Songyang, in Cina, commissiona allo studio DnA un monumento in onore di Wang Jing il letterato che si occupò dell’antichissima enciclopedia di Yongle. DnA_Design and Architecture Studio progetta il Wang Jing Memorial Hall.



DnA_Design and Architecture Studio: Wang Jing Memorial Hall Lo studio DnA_Design and Architecture si muove nel villaggio di Wang con grande sensibilità verso l’ambiente storico, alla ricerca di un’identità forse perduta ma ancora presente nella memoria dalla gente. L’indagine dello studio DnA si traduce nel Wang Jing Memorial Hall, un edificio dove la terra cruda si innesta nel cemento, proprio come la nuova architettura si innesta nel centro urbano del villaggio, cioè come se fosse sempre esistito.
Wang Jing, il cittadino più illustre, era uno studioso imperiale ai tempi della dinastia Ming, che fu incaricato dall’Imperatore Yongle di realizzare la sua preziosissima enciclopedia, la prima al mondo di cui si hanno notizie. Si trattò di un’opera grandiosa, un compendio del sapere generale dalle origini fino ai primi del ‘400, un progetto a cui lavorarono duemila studiosi producendo ottomila testi su tutto quanto era noto ed era stato scoperto nei campi dell’agricoltura, dell’astronomia, dell’arte, della geologia, della storia, della letteratura, della medicina, delle scienze naturali, della religione e della tecnologia. Wang Jing impiegò solo 5 anni per mettere insieme tutto il materiale prodotto e già esistente su questi argomenti in un’opera che constava di oltre undicimila libri, oggi purtroppo andati perduti (fonte Wikipedia). Dell’enciclopedia resta una sola copia frammenta in collezioni di tutto il mondo, la cui parte più consistente è conservata nella Biblioteca nazionale della Cina a Pechino.
Quando il comitato del villaggio di Wang, nell’entroterra della Cina orientale, chiamò gli architetti di DnA a progettare un monumento all’autore dell’enciclopedia imperiale, essi videro dietro la volontà comunitaria di celebrare la memoria di un solo uomo illustre, l’opportunità di recuperare la storia locale. Sepolta da decenni di politiche di industrializzazione e conseguente trasformazione del territorio urbano, il centro storico divenne oggetto di interesse in previsione di una sua possibile riqualificazione a partire proprio dal Wang Jing Memorial Hall
Intorno a un cuore molto antico, indice di secoli di prosperità, nel Novecento questo villaggio ha subito una forte espansione dovuta alla crescita industriale che ha portato alla costruzione di fabbriche e officine nelle aree più esterne. Negli anni tali zone hanno eroso il tessuto del centro storico, riducendolo e contaminandolo con edifici residenziali di 3 o 4 piani in cemento, al punto da seppellirlo sotto una coltre di modernità anonima, affermano gli architetti.
La loro indagine si è orientata all’esplorazione del nucleo storico, che emerge con il suo tessuto minuto in forte contrasto con quello a grandi aree industriali della periferia: fabbricati bassi intervallati da cortili su cui più case si affacciano, nella condivisione quotidiana di spazi e tempi. La vicinanza delle case basse, il loro appoggiarsi le une alle altre, creava un’unità visiva tra le coperture con l’effetto di un manto indistinto. Ambienti quotidiani immersi nella penombra si affacciavano su piccole corti poco illuminate: i teatri dell’intimo si trovavano fianco a fianco di quelli della vita pubblica, mentre le mura facevano da quinte di separazione.

Così il Wang Jing Memorial Hall ha la fierezza di un edificio pubblico con i suoi muri estesi e impenetrabili, ma la cortina muraria si frammenta di tante piccole corti, esterne ed interne, che offrono l’immagine di un’unità ottenuta per somma di parti. Questo che è invece un corpo unico, è in gran parte realizzato in terra cruda, come tradizionalmente si fabbricava nel nucleo storico, che inserisce solo determinati elementi in cemento, setti e i pilastri strutturali accoppiati a formare 17 nicchie e la terrazza sul tetto. Tali nicchie, che costituiscono le stazioni di un viaggio che il visitatore compie nella vita di Wang Jing, espongono i bassorilievi scolpiti con le tappe fondamentali della sua esistenza, la sua gioventù segnata dalla dedizione allo studio, la sua notorietà come letterato, l’insegnamento, il suo rapporto con l’Imperatore, la promozione della cultura e i suoi viaggi, la morte della madre e il ritorno al villaggio, fino all’incarico dell’Enciclopedia.
La disposizione delle nicchie forma un percorso a serpentina, dall’ingresso dell’edificio fino all’uscita. Poste lungo il perimetro, così lasciando libero lo spazio centrale per il percorso, esse costituiscono i vertici meditativi di un cammino che il visitatore compie in piena autonomia e libertà. Lo spazio tradizionalmente buio e riservato della città storica è simbolicamente riprodotto qui, dove la luce entra filtrata da poche grandi vetrate, diffondendosi appena negli interni, e dalle nicchie che sfondano verticalmente la copertura diventando veri e propri camini luminosi. I raggi solari entrano dall’alto e, riflettendosi sulle superfici chiare in cemento, riempiono ogni nicchia, la plasmano, evidenziando i bassorilievi. La luce diventa essa stessa materiale da costruzione, elemento fisico, quasi palpabile a chi osserva transitando lungo il percorso. Per lo stesso principio formale, di notte è la luce elettrica a farsi materia e ad uscire dai camini per irradiarsi verso l’alto.

Mara Corradi

Architects: DnA_Design and Architecture Studio 
Lead Architects: Tiantian, Xu
Project location: Wang Village, Songyang, Lishui, Zhejiang Province, China
Design Period: 2016.05
Construction period: 2016.10-2017.12
Client: Village Committee of Wang Village
Completion Year: 2017
Gross Built Area: 406 sqm
Photo credits: © Han Dan, Wang Ziling

http://www.designandarchitecture.net/

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