Una mostra per la riqualificazione urbana. Lights/out Pasubio.

L'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Parma ha organizzato una serata evento per mostrare le potenzialità di una vecchia struttura industriale, i cui spazi suggestivi attendono una nuova destinazione d'uso.



In Via Pasubio, a Parma, si trovano un'insieme di edifici industriali risalenti alla prima metà del Novecento che per ora risulta sottoutilizzato, anche se tra le realtà già insediate vi è un fulcro culturale: il Teatro Lenz.



Per mostrare alla città e all'amministrazione il grande potenziale di questo ex complesso produttivo, l'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Parma in collaborazione con il Teatro Lenz e la Fondazione Arturo Toscanini, ha organizzato a fine settembre la serata “Lights/Out Pasubio”.



Una serie di eventi di varia natura (musica dal vivo, performance artistiche, teatrali e di danza, video, installazioni, mostre) ha animato tutti gli spazi per una notte. Infatti questo luogo ha tutte le caratteristiche per poter creare un mix funzionale di attività varie, al fine di promuovere la socialità, le relazioni e la vivacità, che sono un ottimo deterrente contro il rischio insito di aree abbandonate, ovvero il degrado urbano.




Come esempio per un progetto di riqualificazione di edificio industriale, durante la serata, è stata presentata la trasformazione della storica Manifattura di Rovereto a nuovo centro di innovazione nel settore della sostenibilità, opera architettonica di Kengo Kuma.



Un'iniziativa dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Parma che invita a riflettere sul ruolo di certe architetture industriali, ormai inglobate nel centro cittadino, e la loro nuova possibile funzione urbana e sociale.

Serata “Lights/Out Pasubio”, 28 settembre 2012
Luogo: Ex scedep, Parma, Italia
Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Parma con Teatro Lenz e la Fondazione Arturo Toscanini
Installazioni e presentazioni di Lemeh42, Enrica Borghi, Italia veloce, Carbone a porter, Garage Design, Localnet, Museo diffuso, QR-Code
Progetto Illuminazione: Davide Groppi