02-10-2018

Shenzhen C Future City Experience Center di CCD/ Cheng Chung Design

Cheng Chung Design,

Shenzhen, Cina,

Edifici Commerciali,

Pietra, Bambù, Legno, Vetro,

In Cina si sta costruendo anche per preservare la memoria del passato.



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Shenzhen C Future City Experience Center di CCD/ Cheng Chung Design In Cina si sta costruendo anche per preservare la memoria del passato. Questo succede a Shenzhen, dove il Shenzhen C Future City Experience Center di CCD/ Cheng Chung Design ricorda un vecchio villaggio di pescatori Shangsha, ora inglobato nella metropoli.


Da nessuna parte al mondo lo sviluppo urbano procede così velocemente come in Cina. Un'accelerazione urbana che abbiamo visto grazie a diversi progetti in quell'area del pianeta (link),  però si sta anche diffondendo un’attenzione particolare al passato, tentando in qualche modo se non di recuperarlo almeno di preservarne le tracce architettoniche. 
Questo succede anche a Shenzhen, una delle metropoli dalla crescita più veloce al mondo (fonti ONU) con oltre 12 mio. di abitanti all’interno del Pearl River Delta e una popolazione complessiva di oltre 45 mio. di persone. Qui esisteva il piccolo villaggio di pescatori Shangsha, ora inglobato nello sviluppo a rinnovamento urbano denominato C Future City. Lo studio CCD/ Cheng Chung Design, incaricato della progettazione del Shenzhen C Future City Experience Center, ha deciso di partire da questo antico villaggio di pescatori, inglobandovi l’eco emotivo del passato. 
Il nuovo Future City Experience Center è in pratica un centro per la vendita di appartamenti nella fase iniziale di progetto, ma anche uno spazio di svago per i giovani impiegati del CBD (Central Business District) di Futian quando escono dal lavoro. 
Da tutto questo è nata la decisione dei progettisti dello studio CCD/ Cheng Chung Design di Hongkong di lasciarsi ispirare da una poesia romantica del famoso poeta Li Bai (701-762) del periodo Tang, il quale descrive un luogo immaginario dove si trovano il Lago dello Specchio e il cancello di pietra di una grande caverna. Luoghi che i designer hanno riproposto all’interno della grande struttura per creare una specie di paese delle meraviglie. Uno spazio onirico dove l’architettura e l’interior design avvolgono il visitatore con il preciso riferimento ai classici giardini cinesi
Iniziando dal cortile ribassato con il suo specchio d’acqua che riflette il cielo, passando per i collegamenti tra le varie aree funzionali, fino alla scelta dei materiali utilizzati, come pietra chiara, griglie di bambù e vetro bianco, qui tutto tende a evocare un’atmosfera rilassante e improntata sulla filosofia Zen. 
Grande importanza è stata data alla vegetazione. Lo studio CDD ha lasciato uno spazio tra i volumi B1 e B2 per proporre delle piante che rievocano un vecchio albero di banyan, considerato il totem che porta la storia e le memorie del villaggio. Nuove piante verdi spuntano dal livello B2 e crescono verso l'alto, donando una sensazione di naturalezza nella struttura artificiale. Infatti sono tali elementi naturali a sottolineare l’impronta prettamente orientale di questo spazio rarefatto, diventando un invito costruito in cui lasciarsi andare alla contemplazione.
L’architettura di CDD si manifesta uno strumento potente di storytelling architettonico, regalando, in linea con il nome della struttura Shenzhen C Future City Experience Center, un’esperienza che supera lo spazio fisico stesso. Un’esperienza rafforzata inoltre dal sapiente uso di opere d’arte inserite negli ambienti abitativi.

Christiane Bürklein

Interior Design: CCD/ Cheng Chung Design (HK) www.ccd.com.hk
Location: Shenzhen, China
Project Area: 3000 m2
Images: courtesy of CCD/ Cheng Chung Design
Opening: April 2018

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