13-04-2018

LuzInterruptus a Valencia per il recupero degli orti

Luzinterruptus,

Juan Miguel Ponce,

Valencia, Spagna,

Paesaggio,

Plastica,

Gli attivisti creativi di LuzInterruptus hanno partecipato a Recuperem La Punta, iniziativa a La Punta, Valencia, in Spagna, per mostrare, grazie alla loro arte luminosa, il possibile recupero di vecchi orti caduti in disuso dopo un fallito intervento urbanistico su grande scala.



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LuzInterruptus a Valencia per il recupero degli orti Gli attivisti creativi di LuzInterruptus hanno partecipato a Recuperem La Punta, iniziativa a La Punta, Valencia, in Spagna, per mostrare, grazie alla loro arte luminosa, il possibile recupero di vecchi orti caduti in disuso dopo un fallito intervento urbanistico su grande scala.


Avere il proprio orto, in cui coltivare le verdure da portare in tavola, è una trend attuale e in costante crescita, specialmente in ambito urbano. Deriva da esigenze socio-culturali dedicate alla sostenibilità della produzione locale, nonché per conoscere cosa e come si coltiva. 
Sicuramente è un'attività che fa bene a chi, per hobby, si dedica al giardinaggio, ma è anche un'autentica esigenza per le famiglie che vogliono integrare le pietanze con prodotti a costo e km zero.
In un contesto di questo tipo si inserisce l'ultimo intervento artistico del collettivo spagnolo LuzInterruptus, ovvero una serie di iniziative volte al recupero di La Punta a Valencia, un’area che fino a 15 anni fa ospitava vasti orti e casette rurali, dando lavoro e cibo a un centinaio di famiglie. Questa realtà però è stata eliminata, con tanto di spostamento degli abitanti locali, per aumentare lo spazio di sviluppo dell'area portuale attraverso una ZAL, zona di attività logistiche.
Però data la stasi nello sviluppo urbano, causa la crisi economica e le proteste locali, alla fine non si è costruito, lasciando un vuoto alla periferia della città. 
Ed è così che l'amministrazione locale sta ora pensando al suo recupero a corridoio verde, tipo pista ciclabile, e i cittadini con le associazioni locali cercano in contemporanea di attirare l'attenzione su questa realtà. Il loro scopo è quello di attivare una partecipazione pubblica, al fine di permettere il ritorno delle famiglie alla coltivazione delle terre dell'Horta de la Punta.
In questo contesto LuzInterruptus, in collaborazione con associazioni locali a favore di bambini e donne in condizioni svantaggiate, ha dato vita a un giardino costituito da 1.000 contenitori di plastica riciclata, donati principalmente dall'impianto di riciclaggio di Valencia. 
Riempiti di acqua verde e illuminati sono stati abbelliti con tutti i tipi di piante che crescono in quest'area tristemente abbandonata. Un packaged garden appunto, dove la natura viene sostituita da prodotti industriali, alludendo a quanto velocemente si dimentica l'aspetto, l'odore e il gusto della campagna. La stessa che si tende a rimpiazzare con interventi pseudo naturali, senza peraltro restituire ai suoi abitanti la Valenza sociale originaria.
Il Packaged Garden è, come tutti gli interventi di LuzInterruptus, un'installazione di grande poesia visiva, dove la bellezza inaspettata delle loro opere, create con dai rifiuti, diventa uno spunto di riflessione. 
L'intervento è durato solo qualche ora, poi gli artisti hanno raccolto tutto e riciclato i materiali, senza lasciare traccia della loro presenza, ma ottenendo una grande diffusione nel web, grazie agli scatti di Juan Miguel Ponce.

Christiane Bürklein

Progetto: LuzInterruptus - http://www.luzinterruptus.com/
Luogo: Valencia, Spagna
Anno: Aprile 2018
Immagini: Juan Miguel Ponce

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