12-09-2018

The Livability of the Mediterranean Hinterland, Biennale di Venezia

Hala Younes,

Catherine Cattaruzza, Ken Schluchtmann, Talal Khoury, Gregory Buchakjian, Ieva Saudargaitė Douaihi, Houda Kassatly,

Beirut, Libano, Venezia, Italia,

Architettura e Cultura, Biennale di Venezia, Padiglioni,

Evento,

Nell'ambito del programma dei Meetings on Architecture che si terrà durante la 16a Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia da maggio a novembre 2018, il Padiglione Libanese organizza una conferenza sull'entroterra delle città mediterranee.



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The Livability of the Mediterranean Hinterland, Biennale di Venezia Nell'ambito del programma dei Meetings on Architecture che si terrà durante la 16a Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia da maggio a novembre 2018, il Padiglione Libanese organizza una conferenza sull'entroterra delle città mediterranee. 


Meetings on Architecture è un programma di incontri che si svolgeranno durante la 16a Mostra Internazionale di Architettura da maggio a novembre 2018. Il programma, curato da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, esplora tutti gli aspetti del Manifesto FREESPACE. In questa iniziativa rientra la conferenza The Livability of the Mediterranean Hinterland, the inventory of what remains (La vivibilità dell'entroterra mediterraneo. L’inventario di ciò che rimane) che si svolge questo venerdì, 14 settembre 2018, alle 14.30 al Teatro delle Tese dell’Arsenale.
Una tavola rotonda è moderata da Hala Younes, architetto, professoressa alla Lebanese American University (LAU) e curatrice del padiglione libanese, alla sua prima partecipazione alla Biennale di Architettura. Il progetto del Padiglione, intitolato The Place That Remains, intende fornire una valutazione del territorio libanese, un’identificazione di ciò che rimane e una riflessione sull’ambiente costruito attraverso un inventario delle terre non ancora edificate. L’area di interesse è un terreno altamente a rischio e intensamente sorvegliato, il quale funge da spartiacque del fiume Beirut e viene presentato attraverso i diversi formati che tradizionalmente raccontano la natura di un determinato territorio, come mappe topografiche, fotografie del paesaggio e rilievi aerei. Fulcro del Padiglione Libanese è un inventario cartografico, costituito da una serie di mappe proiettate su un modello topografico in legno 3D. Sebbene le mappe sono solo un’interpretazione della realtà forniscono uno spunto utile per riflettere sulla vivibilità dell'entroterra mediterraneo, tema che riguarda tutti i paesi della regione e  viene ripreso anche dal Padiglione Italia, curato da Mario Cucinella (link articolo), dove l’interesse si sposta dalla fascia costiera, oramai satura, verso l’entroterra.
Il futuro delle città mediterranee risiede quindi nella vivibilità del loro entroterra e nella loro capacità di legittimare il loro sviluppo in direzione di quella parte del territorio che era ed è fondamentale per il progresso della città costiere.
Alla conferenza intervengono George Arbid, architetto, sindaco di Maaser El-Chouf, membro fondatore e direttore del Centro Arabo di Architettura di Beirut, David Mangin, architetto, urbanista e vincitore del Gran Premio di Pianificazione Urbana nel 2008, Jad Tabet, architetto, presidente dell'Ordine degli ingegneri e degli architetti libanesi, presidente dell'Unione araba degli architetti ed ex membro del Comitato del patrimonio mondiale dell’UNESCO e l’architetto ed urbanista Paola Viganò, docente di Teoria e Urbanistica Urbana presso l'EPFL (Losanna) e l'Università IUAV di Venezia, nonché membro del comitato scientifico dell'Atelier International du Grand Paris. Un gruppo di esperti che affrontano il futuro delle città litorali del Mediterraneo, dove si affacciano 24 stati con una popolazione complessiva di oltre 250 Mio. di abitanti.

Christiane Bürklein

Conferenza: The Livability of the Mediterranean Hinterland, the inventory of what remains 
Data: 14 settembre 2018, ore 14.30
Luogo: Teatro alle Tese, Arsenale, Venezia
Immagini: Catherine Cattaruzza, Ieva Saudargaitė Douaihi, Houda Kassatly, Gregory Buchakjian, Talal Khoury
Foto Padiglione Libanese: Ken Schluchtmann diephotodesigner.de
Ulteriori informazioni: http://www.labiennale.org/en/agenda/meetings-architecture-lebanon-pavilion

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