06-07-2018

Biennale Architettura 2018, Lifescapes Beyond Bigness

Khaled Alawadi,

Ken Schluchtmann,

Abu Dhabi, UAE, Emirati Arabi, Venezia, Italia, Dubai,

Biennale di Venezia, Padiglioni,

Biennale di Venezia,

Durante i giorni della preview alla 16a Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, abbiamo visitato il padiglione degli Emirati Arabi Uniti e abbiamo potuto parlare con il curatore, Dr.



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Biennale Architettura 2018, Lifescapes Beyond Bigness Durante i giorni della preview alla 16a Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, abbiamo visitato il padiglione degli Emirati Arabi Uniti e abbiamo potuto parlare con il curatore, Dr. Khaled Alawadi. Un approfondimento sulla tematica delle Lifescapes Beyong Bigness.


Una visita alla Biennale di Architettura è sempre emozionante, specialmente quando si ha la possibilità di parlare con i protagonisti di questo grande evento mondiale, come ad esempio i curatori delle singole partecipazioni nazionali. Così abbiamo avuto come guida d’eccezione alla mostra Lifescapes Beyond Bigness il curatore del padiglione degli EAU, Dr. Khaled Alawadi. Primo studioso nazionale degli EAU specializzato nella progettazione di città sostenibili, il Dr. Alawadi è Assistant Professor of Sustainable Urbanism al Masdar Institute di Abu Dhabi, parte della Khalifa University of Science and Technology, dove ha fondato il Master in Infrastrutture Critiche Sostenibili. Architetto, progettista e urbanista, la cui ricerca è dedicata in particolare ai rapporti tra l'ambiente costruito e sviluppo sostenibile. Stesso argomento di cui parla appunto il padiglione degli Emirati Arabi Uniti, il quale indaga l’intersezione tra gli spazi della vita quotidiana e l’architettura.
Un’indagine che parte da 3 case studies, due quartieri a Dubai e uno ad Abu Dhabi. Realtà in forte crescita dopo gli anni ’60, grazie alla ricchezza proveniente dal petrolio. Due realtà molto diverse tra loro per lo sviluppo del tessuto urbano che, grazie ai grafici esposti, vediamo essere più dinamico e inizialmente meno regolamentato a Dubai, città sviluppatasi a partire dalla propria downtown e anche prima rispetto ad Abu Dhabi, quest'ultima dal disegno più lineare.
Mentre il nostro immaginario, per quanto riguarda la penisola arabica, è legato agli stereotipi del modernismo prima e dei grandi grattacieli iconici poi, all’ombra di queste architetture con la “A” maiuscola esiste, tuttora, una realtà a misura d’uomo e in parte anche informale. Risultati di interventi di autocostruzione, di esigenze personali, come le piccionaie o gli orti tra le case per la produzione alimentare a km 0. Perché non tutti possono permettersi la spesa al supermercato e soprattutto nessuno vuole rinunciare alle prelibatezze di provenienza locale, le quali sopravvivono grazie a queste pratiche di urban gardening ante litteram.
Nel padiglione possiamo vedere, suddivise in quattro aree tematiche (abitazioni, i vicoli, i blocchi e paesaggi urbani) i racconti visivi di queste realtà, grazie al materiale fotografico raccolto  in giro per le due città da Khaled Alawadi e il suo team di studiosi, integrato a sua volta da modelli, piante e proiezioni. Scopriamo quindi che nella sola Abu Dhabi esiste, non lontano dalle torri in vetro e acciaio, un reticolo di vicoli lungo ben 252 km, dove si affacciano le case e villette degli abitanti e per i quali la chiacchierata sul marciapiede all’ombra di qualche albero non è un miraggio ma quotidianità. Nelle fotografie e trascrizioni delle testimonianze incontriamo persone di etnie e religioni diverse, inserite in un panorama quotidiano che ha poco a vedere con le nostre idee preconcette sugli Emirati Arabi Uniti.
Non dobbiamo però dimenticare che queste Lifescapes Beyond Bigness, mappate minuziosamente in occasione della 16a Biennale di Architettura, hanno sì un grandissimo valore nel tessuto urbanistico e sociale degli EAU, ma la loro sopravvivenza non è per nulla certa. In effetti rimane una leggera malinconia dopo aver appreso di queste realtà, un’istantanea di uno status quo più umano di quanto potessimo pensare, ma che però, in seguito a nuove decisioni istituzionali, potrebbe essere soggetto a cambiamenti repentini.

Christiane Bürklein

Padiglione Nazionale degli Emirati Arabi Uniti
Lifescapes Beyond Bigness
Curatore: Dr. Khaled Alawadi
Commissaria: The Salama bint Hamdan Al Nahyan Foundation
The Salama bint Hamdan Al Nahyan Foundation’s mission is “to invest in the future of the United Arab Emirates by investing in its people.” Founded by Her Highness Sheikha Salama bint Hamdan Al Nahyan in 2010, the Foundation is committed to developing and supporting prolific and meaningful initiatives in the areas of education; arts, culture, heritage; and health.
dal 26 maggio al 25 novembre 2018 - 16a Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia
Luogo: Arsenale, Venezia
Immagini: © Ken Schluchtmann - diephotodesigner.de
Ulteriori informazioni: http://nationalpavilionuae.org/architecture/2018-2/

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