25-10-2018

Amos Rex, il nuovo Amos Anderson Art Museum di JKMM

Katja Savolainen, JKMM,

Hannu Rytky, Tuomas Uusiheimo, Mika Huisman,

Helsinki, Finlandia,

Musei,

Helsinki ha una nuova attrazione architettonica e artistica: il museo d’arte Amos Rex.



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Amos Rex, il nuovo Amos Anderson Art Museum di JKMM Helsinki ha una nuova attrazione architettonica e artistica: il museo d’arte Amos Rex. Un'opera realizzata dallo studio JKMM nel cuore della capitale finlandese che al contempo, e quale parte integrante del museo, ha ristrutturato un famoso edificio degli anni ’30: il Lasipalatsi.


Intervenire nella preesistenza, recuperare un edificio iconico e creare allo stesso tempo qualcosa di nuovo e inaspettato. Un compito sicuramente non facile, ma svolto egregiamente dallo studio di architettura finlandese JKMM per il nuovo Amos Rex, il nuovo Amos Anderson Art Museum.
L’intervento è pensato per proseguire l'Amos Anderson Art Museum (1965-2017), fondato in occasione del lascito di Amos Anderson (1878-1961), un noto filantropo finlandese collezionista d'arte e imprenditore. Questo si trova nel cuore della città di Helsinki di fronte all'edificio del Parlamento classicista degli anni '20 e vicino al Museo Kiasma progettato da Steven Holl (link). Ma se cercate un nuovo edificio, non lo troverete in quanto l’Amos Rex di JKMM si sviluppa sottoterra. In effetti l’accesso avviene attraverso Lasipalatsi: un edificio funzionale del 1936, progettato da tre giovani architetti finlandesi, Viljo Revell, Heino Riihimäki e Niilo Kokko, ora incluso nel registro degli esempi di modernismo di rilevanza internazionale della Finlandia e pure nel registro di DOCOMOMO. Questo "palazzo di vetro” comprende ristoranti, negozi, il cinema Bio Rex e una piazza aperta dietro di esso. Nell’ambito della realizzazione del nuovo museo è stato ristrutturato anche il Lasipalatsi, lavoro seguito dall’architetto Katja Savolainen, dove non sono stati sostituiti i lavori di restauro pregressi, ma accettati come parte della storia dell’edificio, sottolineandone così il pregio di certi lavori artigianali del passato. 
Un contesto dalla storia architettonica molto densa a cui si aggiunge anche la vicina caserma neoclassica ottocentesca e soprattutto il desiderio di non sacrificare la piazza Lasipalatsi, importante spazio pubblico, al nuovo museo. Da qui allora la decisione di progettare il museo Amos Rex, con una superficie complessiva di 6.230 metri quadrati, interamente sotto terra e con una scenografica sala espositiva di ben 2200 metri quadrati senza colonne. Le soluzioni progettuali per portare la luce naturale negli ambienti museali hanno comunque influito sulla topologia della piazza. Questa è stata infatti rimodellata in forma di paesaggio movimentato, al fine di permettere la realizzazione di cupole e lucernari per il museo sottostante. Mentre fuori i passanti possono godere di inaspettate colline, per i visitatori del museo le grandi aperture in cemento armato aprono la vista a livello strada, creando così un senso di appartenenza al luogo anche sei metri sotto terra, cosa non scontata in strutture ipogee.
Racconta Asmo Jaaksi, socio fondatore della JKMM studio di oltre 100 persone con sede a Helsinki, che ha guidato il progetto Amos Rex: "L'integrazione di uno dei pionieristici edifici finlandesi degli anni '30 - Lasipalatsi - come parte del progetto Amos Rex è stata un'esperienza entusiasmante. Aggiungendo un nuovo strato a Lasipalatsi abbiamo collegato il passato con il presente. …Ci auguriamo che la nuova piazza Lasipalatsi, con le sue cupole leggermente curvilinee, sia accolta come una gradita aggiunta alla cultura urbana di Helsinki; un luogo che tutti e chiunque in città può sentire come proprio”
Con Amos Rex in tandem con il recupero del Lasipalatsi, in sostegno alle funzioni del museo, lo studio JKMM ha firmato un intervento di virtuosa lungimiranza a vantaggio della comunità urbana di Helsinki. Il museo è stato inaugurato il 30 agosto con la mostra di installazioni digitali immersive firmate da teamLab di Tokyo. Ancorate nell'arte giapponese premoderna, le opere digitali di teamLab fondono la rappresentazione spaziale occidentale e orientale creando così un nuovo spazio condiviso in linea con l’idea che anima il progetto del museo stesso. 

Christiane Bürklein

Progetto: JKMM
Luogo: Helsinki, Finlandia
Anno: 2018
Immagini: Mika Huisman, Hannu Rytky, Tuomas Uusheimo
Ulteriori informazioni: https://amosrex.fi/en/

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