Amore per il dettaglio: un portale in centro storico.

Un intervento puntuale dello studio d'architettura svizzero Bureau A mette in evidenza la bellezza del lavoro artigianale a vantaggio della qualità urbanistica, in un confronto tra metodi di lavorazione contemporanei e referenze vernacolari.



Il portale segna il limite della proprietà verso l'esterno, diventando una specie di biglietto da visita. Gli architetti dello studio svizzero Bureau A hanno proposto con “The Portail” una loro interpretazione di questo principio legato a tale elemento architettonico, spesso sottovalutato.





Il progetto si riconnette agli ornamenti del passato, creando una specie di ingresso che vive dei giochi di luce ed ombra realizzati attraverso moderne tecniche artigianali sulle due porte in metallo.



Nelle loro ricerche gli architetti Daniel Zamarbide e Leopold Banchini si collegano a una famosa lezione dell'architetto inglese, nonché fondatore del movimento “Arts and Crafts”, William Morris dove ribadiva il concetto che: tutto ciò che ci circonda doverebbe essere piacevole, generoso e bellissimo, quale base del mondo stesso. Nel caso del portone in oggetto ciò è stato possibile grazie all'uso di macchinari al servizio dell'uomo, e non viceversa, perché la forza creativa e il sapere artigianale vengono solo aiutati dalle tecniche del nostro tempo.



La realizzazione si inserisce nel contesto storico, creando un legame non solo visivo, ma più profondo con la tradizione e il sapere del luogo. Un esempio progettuale di amore per il dettaglio nel rispetto del contesto.

Progetto: Bureau A (Daniel Zamarbide e Leopold Banchini), http://a-bureau.com/
Luogo: Ginevra, Svizzera
Fotografie. Regis Golay, http://www.federal.li
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