24-10-2018

b720 Fermín Vázquez: Lycée Français Maternelle a Barcellona

b720 Fermin Vazquez Arquitectos,

© Simón García,

Barcellona, Spagna,

Scuola,

b720 Fermín Vázquez Arquitectos progetta una nuova sede per il Lycée Français Maternelle nel quartiere di Bonanova, a nord di Barcellona. Il terreno su cui sorgevano due storiche ville dei primi del Novecento ospita oggi un nuovo corpo dalle facciate policrome in legno e metallo.



b720 Fermín Vázquez: Lycée Français Maternelle a Barcellona Lo studio B720 di Fermín Vázquez viene direttamente incaricato dall’Agence pour l’enseignement français à l’étranger (AEFE), cioè dal Ministero della Pubblica Istruzione francese, di ristrutturare una delle due sedi del Lycée français de Barcelone, quella che ospita le classi della materna e che si trova nel distretto di Bonanova, nell’area nord-ovest della città. 
All’inizio del Novecento i residenti di Bonanova erano benestanti appartenenti a una certa borghesia cittadina. La trasformazione sociale e la migrazione portò all’abbandono progressivo di molti edifici di pregio che oggi ospitano uffici e scuole. Tra questi anche le due ville gemelle in Carrer de Munner, 3 che, in ragione di una serie di allestimenti temporanei e superfetazioni edilizie, negli anni avevano ospitato e visto crescere l’istituto francese. 
Fermín Vázquez si trovò a operare su un sito di circa 3000 metri quadrati, rialzato rispetto al piano della strada, circondato da istituti pubblici (di tipo educativo, un complesso ospedaliero, ecc.). Simmetricamente rispetto all’asse trasversale del terreno, sorgevano due ville storiciste su due livelli, con tetto piano e ricca balaustra perimetrale, marcapiano e fronte monumentale. Interventi precedenti avevano visto la realizzazione sul retro del sito a nord di un edificio basso dall’aspetto temporaneo che fungeva da collegamento tra l’una e l’altra, in virtù degli usi scolastici. Tutt’intorno una grande corte-giardino, utilizzata liberamente a seconda delle esigenze educative, ma priva di attrezzature e spazi allestiti.
I segni del tempo sulle facciate degli edifici storici e l’accumulo di allestimenti provvisori sul retro, avevano portato alla scelta di riqualificare la sede di questa istituzione prestigiosa. Del Lycée français de Barcelone, fondato nel 1924, si dice infatti che fu una delle poche istituzioni a fornire un'educazione critica, libera e aperta durante la guerra civile spagnola. I ricchi borghesi catalani di Barcellona mandarono qui i loro figli a scuola e la tradizione è rimasta ancora oggi, anche se si legge che è sempre più difficile accedervi per la lunga lista d’attesa.
Anche per questa ragione la scuola richiedeva una sede più grande e accogliente, oltre che più ordinata e con valore di rappresentanza. Si decise dunque di sacrificare una delle due ville, quella a est, e di sostituirla con un nuovo volume, che mantenesse la medesima scala e rispettasse le proporzioni della villa storica. Poco prima che i lavori di ristrutturazione prendessero l’avvio, nell’estate del 2016 la scuola organizzò un laboratorio per i bambini contestualmente al quale la street artist e illustratrice Amaia Arrazola realizzò un murales sulle facciate della villa che sarebbe stata demolita, un evento dal carattere effimero che volle celebrare la vecchia configurazione della sede in previsione della nuova.
Tenendo conto dell’esigenza di un collegamento tra i due corpi, come espresso dalle stratificazioni architettoniche subite nel tempo, gli architetti hanno disegnato un porticato con sottili colonne, che circoscrive compiutamente lo spazio di gioco della corte centrale verso nord. Qui la pavimentazione e l’allestimento di aree ludiche con attrezzature in legno non impedisce di preservare gli alberi già presenti. La passerella è in verità il proseguimento della terrazza del secondo livello del nuovo edificio e, coerentemente con le sue facciate, è rivestita da lamelle metalliche colorate su due ordini, sia nella soletta che nella balaustra. 
Questo il gesto più sorprendente dell’intervento di Fermín Vázquez: alludendo al volume dagli spigoli arrotondati della villa storica, il progetto ne disegna un secondo, di poco più grande, e lo riveste di una pelle di segmenti metallici con colori di una tavolozza ispirata al giallo chiaro dell’intonaco restaurato. Così le linee marcapiano tornano nella scansione orizzontale di questa pelle colorata, e le lamelle verticali di dimensioni differenti, corrono a diverso ritmo lungo le facciate, abbracciando completamente il volume e offrendo la sensazione di una facciata cinetica. Posizione, orientamento e ritmo di queste ultime sono stati studiati anche per fornire una protezione solare adeguata, mentre altre parti del rivestimento sono state realizzate con un legno naturale termicamente trattato, isolante e resistente all’usura.
Per quanto riguarda lo sviluppo spaziale, il nuovo volume si articola su quattro piani più il piano della copertura, adibito al gioco. Il nuovo accesso alla scuola avviene dall’ingresso del nuovo corpo al piano seminterrato, da dove i bambini possono salire alla corte-giardino tramite una scala e una rampa esterne. Nei primi tre piani sopra terra si trovano tutte le aule, suddivise per piano a seconda del livello scolastico. Gli ambienti comuni, come la biblioteca multimediale, la sala della musica e le stanze dell’amministrazione invece sono stati collocati nella villa storica dopo il suo restauro.

Mara Corradi

Architects: b720 Fermín Vázquez Arquitectos
Collaborators: Peco Mulet, Gemma Ojea, Javier Artieda 
Location: Barcelona (Spain)
Structures: BIS Structures
Facilities: JG Ingenieros
Property developer: Agence pour l’enseignement français à l’étranger (AEFE)
Built area: 3.400 sqm
Gross area: 3.038 smq
Project phase: 2013-2015
Construction phase: 2015-2018
Constructor: CPVSA
Construction management: Tecnics G3
Steel slats facade: Talleres Inox
Rivestimenti in Thermowood (Gabarró - Lunawood)

Photography: © Simón García

http://b720.com

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