18-01-2018

Addio all'architetto modernista Neave Brown

Neave Brown,

Londra,

Housing,

Riba Stirling Prize, Premio,

Il 9 gennaio è scomparso l'architetto modernista Neave Brown conosciuto in particolare per i suoi progetti degli anni '70 aveva ricevuto nell'ottobre 2017 la Royal Gold Medal for Architecture del RIBA.



Addio all'architetto modernista Neave Brown

Neave Brown, l'architetto britannico celebre in tutto il mondo per i suoi progetti di edilizia popolare è scomparso il 9 gennaio all'età di 88 anni. L'architetto aveva ricevuto nell'ottobre 2017 la Royal Gold Medal for Architecture del RIBA, il più prestigioso riconoscimento alla carriera per un architetto britannico.
Il premio del RIBA, dopo un lungo periodo di oblio, ha segnato una rivalutazione dell'opera dell'architetto legata anche alla crescente attenzione internazionale per le problematiche abitative. Neave Brown aveva progettato a partire dagli anni '60 importanti complessi edilizi a Camden, a nord di Londra.
I suoi progetti, abitazioni basse ma ad alta densità con spazi esterni privati per tutti i residenti, erano considerati possibili alternative ai grattacieli e avevano riscosso immediato successo sia in Gran Bretagna che all'estero. Il pensiero di Neave Brown era permettere ad ogni casa di aprirsi sulla rete di connessioni stradali della città e dotarla di uno spazio esterno privato, sotto forma di un giardino pensile o una terrazza, aperto verso il cielo. Caratteristiche che hanno reso la sua opera principale, il complesso di Alexandra Road, una proposta dirompente che ha segnato una svolta importante rispetto al passato.

Neave Brown era nato nel 1929 a Utica, New York, in una famiglia anglo-americana. Aveva scoperto l'architettura durante il servizio militare e aveva studiato alla Architectural Association dal 1950 al 1956.
Alla laurea era seguito un periodo di lavoro presso il celebre studio britannico Lyons Israel Ellis (dal 1970 Lyons Israel Ellis Gray). Celebre non solo per l'intensa attività professionale ma perché era un importante luogo di formazione per molti giovani architetti dell'epoca, tra cui: James Stirling, James Gowan, John Miller, Alan Colquhoun, Richard MacCormac.
A quell'esperienza seguì un breve periodo presso il consiglio del Middlesex e poi la creazione di un proprio studio professionale condotto parallelamente all'insegnamento universitario nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

Il primo progetto abitativo, cinque case in Winscombe Street a nord di Londra, completate nel 1966 era in linea con gli studi americani dell'epoca sulla zonizzazione. L'organizzazione verticale della casa prevedeva: una zona riservata ai bambini al livello inferiore in rapporto diretto con il giardino, una zona intermedia con cucina, pranzo e ingresso, infine una zona superiore riservata agli adulti. Brown riuscì a realizzare un piano più efficiente di quello previsto dalla committenza, a parità di costi inserì una camera da letto e un bagno in più per ciascuna unità abitativa.
Sulla base dell'esperienza di Winscombe Street, fu coinvolto da Cook nel progetto del nuovo quartiere di Camden, uno dei più ricchi di Londra, diventando la figura chiave del processo di urbanizzazione e coinvolgendo altri giovani e importanti architetti del tempo come Peter Tábori, Gordon Benson e Alan Forsyth.

Il primo progetto per Camden, Fleet Road, oppose alla consuetudine dell'epoca: abitazioni costruite come blocchi di torri circondati da spazi vuoti, un complesso costituito da case basse dove ogni abitazione aveva un proprio spazio esterno privato aperto e la porta d'ingresso che si apriva sulla strada o sul percorso urbano.
A questo seguì su una scala più ampia l'insediamento di Alexandra Road che costituiva un “pezzo di città” perché oltre alle abitazioni prevedeva: parco pubblico, scuola, negozi, centri per giochi e club giovanile, centro della comunità, ecc. Il progetto molto ambizioso superò il budget programmato, divenne oggetto di un'inchiesta pubblica da cui l'architetto fu completamente scagionato due anni più tardi ma la sua reputazione ne uscì ugualmente rovinata. Non ottenendo altri lavori nel Regno Unito si dedicò alla progettazione di mostre, alle docenze e lavorò all'estero soprattutto nei Paesi Bassi. Il progetto di Eindhoven, la Medina, realizzato nel 2002 è il suo ultimo progetto architettonico, successivamente Neave Brown si è dedicato all'arte, studiando presso la City & Guilds of London Art School, e interessandosi alla politica e alla storia.

(Agnese Bifulco)

www.architecture.com

Immagini: Courtesy of RIBA
Fotografie di Neave Brown: Garath Gardner, Morley von Sternberg


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